Roma, 29 set. (askanews) â âBen venga il rilancio e lâampliamento da parte del Governo del Piano Industria 4.0, definito ora Impresa 4.0. Adesso, però, questâultimo deve essere associato ad un piano sulla sicurezza. Non che ora non lo sia, ma è fatto in modo implicito; e questo non fornisce gli stimoli che servirebberoâ. Ă quanto ha detto Giorgio Mosca, direttore di Competitive Analysis, Strategy & Technology della divisione Security & Information Systems di Leonardo, sentito da Cyber Affairs in occasione dellâevento internazionale Cybertech Europe tenutosi recentemente a Roma.
Quanto alle prioritĂ da affrontare, secondo lâesperto, âla protezione delle industrie, in particolare delle infrastrutture critiche, è uno degli aspetti fondamentali per lo sviluppo economico. Lo dice la Commissione europea con la direttiva Nis e lo dicono le recenti dichiarazioni del presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, che vanno tutte in questo sensoâ.
Per Mosca, in campo cyber lâItalia ha imboccato âla giusta direzione. Lâimplementazione dei vari centri interforze e lâallocazione delle responsabilitĂ in capo al Dipartimento delle informazioni per la sicurezza sono esempi di unâazione corretta, ma ora si deve accelerare, passando allâattuazione di quanto previsto dal Dpcm Gentiloni e dal nuovo Piano nazionale per la protezione cibernetica. Ora â prosegue il manager â ci sono delle scelte che devono essere fatte ed è importante che il governo le faccia in modo tale che si riesca ad essere veramente operativiâ.
Nellâambito del mondo imprenditoriale, invece, aggiunge Mosca, ora âè fondamentale che le aziende e le filiere riconoscano la necessitĂ di un processo di awareness sui rischi cyber che parta dal board e arrivi in modo trasversale a tutti gli attori dellâaziendaâ
(fonte: Cyber Affairs)