GIMBE: lieve risalita dei contagi Covid (+3,8%) e dei ricoveri ordinari

Quarta dose vaccino ancora in calo, scoperte 12,1 mln di persone. Quinta dose al palo, copertura al 15,1%

FEB 27, 2023 -

Roma, 27 feb. (askanews) – Secondo il monitoraggio indipendente della Fondazione GIMBE, nella settimana 17-23 febbraio 2023, rispetto alla precedente, si rileva un lieve aumento di nuovi casi (29.438 vs 28.347) e una diminuzione dei decessi (244 vs 299). In calo anche le persone in isolamento domiciliare (165.641 vs 182.174), aumentano i ricoveri con sintomi (3.331 vs 3.200) e mentre continua la discesa nelle terapie intensive (133 vs 154). In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni: decessi: 244 (-18,4%, con una media di 35 al giorno rispetto ai 43 della settimana precedente); terapia intensiva: -21 (-13,6%); ricoverati con sintomi: +131 (+4,1%); isolamento domiciliare: -16.533 (-9,1%); nuovi casi: 29.438 (+3,8%). “Dopo 6 settimane consecutive di calo – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE – si registra un lieve aumento (+3,8%) dei nuovi casi settimanali, che rimangono comunque ampiamente sottostimati. Da oltre 28 mila nella settimana precedente salgono a oltre 29 mila, con una media mobile a 7 giorni di oltre 4 mila casi al giorno”. I nuovi casi aumentano in 14 Regioni, mentre calano nelle restanti 7. In 55 Province si registra un aumento dei nuovi casi, nelle restanti 51 si rileva una diminuzione. In nessuna Provincia l’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti (tabella 2). Riguardo il testing, si registra un calo del numero dei tamponi totali (-5,6%): da 536.080 della settimana 10-16 febbraio a 506.295 della settimana 17-23 febbraio. In particolare i tamponi rapidi sono diminuiti dell’1% (-4.076), mentre quelli molecolari sono diminuiti del 18,7% (-25.709). La media mobile a 7 giorni del tasso di positività aumenta dal 4,2% al 4,9% per i tamponi molecolari e dal 5,7% al 6% per gli antigenici rapidi. “Sul fronte degli ospedali – afferma Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione GIMBE torna a salire il numero dei ricoveri sia in area medica (+4,1%) mentre prosegue il calo in terapia intensiva (-13,6%)”. In termini assoluti, i posti letto COVID occupati in area critica, raggiunto il massimo di 347 il 12 dicembre, sono scesi a 133 il 23 febbraio; in area medica, raggiunto il minimo di 3.177 il 17 febbraio, sono saliti a 3.331 il 23 febbraio. Al 23 febbraio il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti COVID è del 5,2% in area medica (dall’1,7% del Molise al 13,3% dell’Umbria) e dell’1,3% in area critica (dallo 0% di Abruzzo, Basilicata, Molise, Prov. Aut. di Bolzano, Prov. Aut. di Trento e Valle d’Aosta al 3,7% della Calabria). “In lieve diminuzione gli ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Mosti – con una media mobile a 7 giorni di 13 ingressi/die rispetto ai 14 della settimana precedente”. Riguardo il secondo richiamo (quarta dose) del vaccino anti Covid, al 24 febbraio (aggiornamento ore 08.22) sono state somministrate 5.958.606 dosi, con una media mobile di 1.735 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 2.339 della scorsa settimana (-25,8%). 12,1 milioni possono riceverlo subito, 1,1 non sono eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e 6 milioni l’hanno già ricevuto. Lo fa sapere la Fondazione GIMBE nel monitoraggio della settimana 17-23 febbraio 2023. In base alla platea ufficiale (n. 19.119.772 di cui 13.060.462 over 60, 3.990.080 fragili e immunocompromessi, 1.748.256 di personale sanitario e 320.974 ospiti delle RSA che non ricadono nelle categorie precedenti), il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi è del 31,2% con nette differenze regionali: dal 14% della Calabria al 44,8% del Piemonte. La somministrazione della quinta dose di vaccino anti Covid in Italia è “al palo: in base alla platea ufficiale (n. 3.146.516 di cui 2.298.047 over 60, 731.224 fragili e immunocompromessi, 117.245 ospiti delle RSA che non ricadono nelle categorie precedenti), il tasso di copertura nazionale si attesta al 15,1% con nette differenze regionali” dice la Fondazione GIMBE. La platea per il terzo richiamo (quinta dose), aggiornata al 20 gennaio 2023, è di 3,1 milioni di persone: di queste, spiega GIMBE, 2,5 milioni possono riceverlo subito, 0,2 milioni non sono eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 180 giorni e 0,5 milioni l’hanno già ricevuto. Al 24 febbraio (aggiornamento ore 08.22) sono state somministrate 476.013 quinte dosi, con una media mobile di 1.230 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 1.624 della scorsa settimana (-24,3%). Sav/Int13