Briola (Avis): bilancio positivo per donazioni sangue nel 2022

Calo demografico, appello a giovani per avvicinarsi ad associazione

GEN 20, 2023 -

Modena, 20 gen. (askanews) – Nonostante i mesi difficili della pandemia in Italia ci sono ancora tanti donatori di sangue sui quali il sistema sanitario nazionale può contare. Il 2022, infatti, si è chiuso “positivamente” e il numero delle donazioni di sangue ed emoderivati si è assestano sui numeri raggiunti l’anno precedente. Lo ha ricordato il presidente nazionale di Avis, Gianpiero Briola, in occasione della firma di un protocollo d’intesa tra l’associazione nazionale donatori sangue e Bper Banca a Modena. “Il 2022 – ha spiegato Briola – si è chiuso positivamente dal punto di vista dei numeri perché, nonostante tutte le difficoltà legate alla pandemia, i donatori hanno risposto e siamo riusciti a dare comunque autosufficienza alla nostra nazione per i globuli rossi e calare leggermente, circa il 2%, per la donazione del plasma. Questo si è verificato perché anche nel 2022 il Covid ha prodotto ancora difficoltà agli ospedali”. Lo scorso anno “c’è stata anche la ripresa delle attività nella seconda fase e questo ha richiesto maggiore disponibilità di sangue”, però “è stato segnato anche da carenze di personale all’interno delle strutture sanitarie. Questo ci ha fatto lavorare di più, con più fatica, ma ci ha garantito ancora dei risultati che mettono al sicuro il sistema sanitario”. L’appello del presidente nazionale dell’Avis è rivolto prima di tutto ai donatori affinché si spendano “come si sono spesi finora con grande generosità”. Poi “a chi non è donatore ad avvicinarsi all’associazione, soprattutto ai giovani perché cominciamo a sentire il calo demografico e quindi il ricambio dei donatori. E a tutto il sistema perché lavori insieme: associazioni, trasfusionisti e istituzioni perché si riesca ad offrire ai donatori e al mondo sanitario migliori e maggiori opportunità sempre in vista della risposta sanitaria ai cittadini che è solidaristica, vale per tutti e richiede un grande sforzo di energie ma una grande consapevolezza che è l’unico modo che abbiamo per stare meglio”.