Salute Roma, 28 gen. (askanews) â La depressione è spesso sgradita compagna di viaggio di chi soffre di patologie croniche: i pazienti con malattie metaboliche, cardiovascolari, tumori sviluppano spesso il disturbo dellâumore, che purtroppo si rivela un ulteriore, grande ostacolo per una buona salute. Lo confermano i dati di un recente studio italiano discussi in occasione del XXIII congresso nazionale virtuale della SocietĂ Italiana di NeuroPsicoFarmacologia, secondo cui il 17% delle persone che si ammalano di diabete sviluppa prima o poi depressione: si tratta di circa 700 mila italiani che oltre ad avere troppi zuccheri nel sangue hanno anche un disturbo dellâumore, che si manifesta con maggiore probabilitĂ nelle pazienti donne e negli anziani, in chi ha altre patologie e in chi abita in contesti rurali. Individuare con adeguati screening chi ha il diabete e la depressione è fondamentale per poter impostare un adeguato trattamento e scongiurare cosĂŹ le conseguenze di questa pericolosa âaccoppiataâ di malattie: i pazienti con entrambe le patologie infatti hanno un rischio 1.6 volte maggiore di andare incontro a complicanze metaboliche nel lungo termine, ovvero nellâarco di 10 anni, e di 2.3 volte superiore di complicanze acute nel giro di 3 anni, mentre il rischio di mortalità è 2.8 volte superiore rispetto a chi non soffre di depressione. âLa depressione è una frequente comorbiditĂ per numerose patologie croniche â spiega Matteo Balestrieri, co-presidente della SocietĂ Italiana di NeuroPsicoFarmacologia e professore ordinario di Psichiatria allâUniversitĂ di Udine -. I nuovi dati confermano come dopo una diagnosi difficile come quella di diabete, una malattia con cui si è costretti a convivere per il resto della propria vita, aumenta la probabilitĂ di andare incontro a un disturbo dellâumore: una percentuale di nuove diagnosi di depressione del 17% entro i primi 10 anni dalla diagnosi della patologia metabolica indica unâincidenza di malessere mentale che non può e non deve essere ignorata, soprattutto per le conseguenze drammatiche sulla salute generale dei pazienti che questa può avereâ. Lo studio, pubblicato di recente su Acta Diabetologica, è stato condotto da ricercatori dellâUniversitĂ di Bologna su 30.815 nuovi casi di diabete che sono stati diagnosticati in Emilia Romagna fra il 2008 e il 2017, seguiti fino al 2020 per registrare le nuove diagnosi di depressione e le complicanze metaboliche emerse nel corso degli anni. âI risultati di questa ampia analisi confermano che quando la depressione si associa a unâaltra patologia, la prognosi peggiora in maniera netta â commenta Claudio Mencacci, co-presidente della SocietĂ Italiana di NeuroPsicoFarmacologia e direttore emerito di neuroscienze e salute mentale allâASST Fatebenefratelli-Sacco di Milano -. Ecco perchĂŠ è fondamentale monitorare tutti i pazienti che ricevono una diagnosi di malattia cronica, dal diabete alle malattie cardiovascolari, dalle patologie reumatiche ai tumori: nei mesi e anni successivi, il rischio di ammalarsi di depressione cresce e non deve essere considerata un âcattivo umoreâ dovuto al peggioramento della salute, ma una patologia vera e propria che va trattata in maniera adeguata ed evitare che comprometta la salute e perfino lâaspettativa di vitaâ. âPer questo â concludono Mencacci e Balestrieri â i pazienti con patologie croniche dovrebbero essere sottoposti a periodici screening per valutare lâeventuale presenza di depressione: soffrire di una malattia cronica impone nuovi limiti con cui occorre confrontarsi e comporta paure a cui può essere difficile far fronte. Tutto questo può portare alla comparsa di sintomi depressivi che non vanno ignorati ma indagati a fondo per porre una corretta diagnosi e, se necessario, intraprendere un adeguato trattamentoâ.
Depressione âeffetto collateraleâ del diabete per 700mila italiani
Raddoppiato il rischio di complicanze, triplicata la mortalitĂ
