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Bagnasco: messe vietate atto grave contro la Chiesa

"I cristiani meriterebbero più attenzione"

APR 28, 2020 -

Roma, 28 apr. (askanews) – Nel decreto Conte per la “fase 2†c’è stata una “disparità di trattamento inaccettabileâ€. E ci hanno rimesso anche i cristiani, dopo avere già “sopportato il doloroso sacrificio†dell’assenza dei funerali: ora meriterebbero “una maggiore attenzioneâ€. Perciò, dal governo “ci aspettiamo il superamento della Chiesa virtualeâ€, che non può sostituire la “Chiesa reale fatta di presenza fisicaâ€. In altre parole, la riapertura delle messe ai fedeli. E’ quanto dice, in sintesi, in una intervista alla “Stampaâ€, il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente dei vescovi europei, per 10 anni capo della Conferenza episcopale italiana.

Riguardo alla “violazione della libertà di culto†denunciata in una nota dalla Cei, Bagnasco ha puntualizzato: “Se fosse voluta,cioè una ‘violazione della libertà di culto’, la cosa sarebbe gravissima. Basta ricordare il dettato della Costituzione: ‘Lo Stato e la Chiesa cattolica, ciascuno nel proprio ordine, sono indipendenti e sovrani’, affermazione ripresa e specificata dal Concordato del 198. Sarebbe non solo un atto indebito, ma anche controproducenteâ€. (segue)