Roma, sindacati: dissequestrato Tmb Rocca Cencia ma fare presto

Incontrata Ama, serve "patto per decoro" con Comune

MAR 27, 2019 -

Roma, 27 mar. (askanews) – “La notizia positiva è che c’è il via libera al dissequestro della linea di trattamento del Tmb di Rocca Cencia, finora non operativa: è stata così ripristinata la piena la funzionalità dello stabilimento. E’ stata inoltre installata nel sito una centralina dell’Arpa a controllo della qualità dell’aria, anche per la tutela dei lavoratori. Sulla chiusura dell’officina Salario e sulla gestione del personale ci sono stati passi in avanti ma non risolutivi. Tuttavia resta il fatto che è ormai imprescindibile un ‘patto per il decoro’ di Roma: sindacato, Ama e Campidoglio devono fare uno sforzo comune per uscire da una situazione che sta portando la Capitale al degrado e sta preoccupando e sovraccaricando ingiustamente le 8mila famiglie dei dipendenti dell’azienda. E in azienda serve un tavolo permanente sul servizio e sulla qualità del lavoro. Il tavolo di oggi ha inoltre stabilito una convocazione urgente per risolvere i problemi delle buste paga causati dal Sap, riunione fissata per lunedì”. E’ quanto si legge in una nota di Natale Di Cola, Marino Masucci e Massimo Cicco, segretari generali di Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel, dopo l’incontro con Ama che si è tenuto oggi presso la Direzione Generale dell’azienda, in via Calderon de la Barca. “E’ ormai inutile indugiare sulle cause che stanno portando Ama sull’orlo del baratro – proseguono i sindacalisti -, l’importante è aver chiaro che la situazione è grave e servono soluzioni rapide, solide e condivise per il raggiungimento di due obiettivi: la stabilità finanziaria e organizzativa dell’azienda e il recupero dell’immagine che la Capitale d’Italia merita. I cittadini sono stanchi della situazione indecorosa in cui versa la città e i lavoratori sono troppo spesso i capri espiatori di una situazione di cui certo non sono responsabili, facendo peraltro fronte alla carenza di mezzi disponibili, di organico e di impianti”. “Non è più accettabile alcuna giustificazione per rimandare l’elaborazione di soluzioni concrete – concludono -: come ripetiamo da tempo, perseverare nell’attendismo sarebbe imperdonabile. Faremo tutto il possibile per imboccare una via di uscita dall’inaccettabile impasse in cui è caduta Ama”.