Il grano duro siciliano raggiunge il 12,17% di proteine

Nell'ennese, bene i valori di tutta l'Isola

LUG 3, 2017 -

Roma, 3 lug. (askanews) – Il Consorzio di Ricerca Gian Pietro Ballatore ha diffuso i dati sulle prime analisi effettuate dalla rete di monitoraggio della qualità del grano duro in Sicilia, premiando in particolare il grano prodotto nelle campagne dell’ennese, che ha raggiunto “prestazioni” eccellenti, con una percentuale di proteine contenute del 12,17%, segue il catanese (11,88%) Palermo (11,64%), Caltanissetta e Agrigento, (11,60%), Siracusa (11,18%). Le analisi e fanno riferimento a 1718 rilievi, per un totale di 242.873 quintali di grano duro analizzati, relativi a solo 6 centri di stoccaggio aderenti alla rete (su un totale di 27), dislocate nelle 9 provincie, che dispongono di sistemi per l’analisi veloce, mediante spettroscopia NIR, validati e calibrati in collaborazione con il CREA-QCE di Roma. Le altre analisi si riferiscono al peso specifico, alla media umidità.

“Il nostro territorio produce qualità – commenta il presidente Pandittaino, Nino Grippaldi – questi dati confermano la bontà della nostra materia prima, conferita dai nostri soci produttori della Valle del Dittaino siciliane”. “I parametri qualitativi dimostrano che la Sicilia produce grano di più alto livello, rispondendo ai fabbisogni del mercato in un momento i cui l’impazzimento dei prezzi, la globalizzazione che non tiene conto delle diverse legislazioni dei diversi paesi di origine del grano importato che penalizza gli agricoltori di italiani”.