Ipotesi corruzione dal Qatar al Parlamento Ue, 4 italiani indagati

Tra loro l'ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri

DIC 9, 2022 -

Roma, 9 dic. (askanews) – La magistratura del Belgio ha lanciato un’ondata di perquisizioni nella mattinata di oggi, a seguito di un’inchiesta aperta a metà luglio 2022 su una presunta organizzazione criminale, infiltrata nel cuore del Parlamento europeo e sospettata di ingerenza nella politica dell’Unione e corruzione da parte del Qatar. Lo rivelano in esclusiva Le Soir e Knack. Due personaggi pubblici, tra cui un ex eurodeputato italiano del gruppo dei Socialisti e Democratici (S&D), sono stati arrestati. Questo caso potenzialmente esplosivo, scoppiato nel bel mezzo dei Mondiali di calcio, ha provocato le prime perquisizioni e i primi arresti a Bruxelles, come confermato dalla procura federale: “La polizia giudiziaria federale ha effettuato 16 perquisizioni (in 14 diversi indirizzi) in diversi comuni di Bruxelles. In particolare a Ixelles, Schaerbeek, Crainhem, Forest e Bruxelles-Ville. Queste perquisizioni sono state effettuate nell’ambito di un’ampia indagine per presunti atti di organizzazione criminale, corruzione e riciclaggio di denaro”. L’indagine considerata molto delicata, coordinata dalla procura federale, è stata istruita dal giudice Michel Claise, specializzato in materia finanziaria. I compiti investigativi sono stati svolti con la massima discrezione per più di quattro mesi dall’Ufficio centrale per la repressione della corruzione (OCRC). Gli inquirenti anticorruzione “sospettano che un Paese del Golfo stia cercando di influenzare le decisioni economiche e politiche del Parlamento europeo”, ha sostenuto la Procura federale, attraverso il pagamento di “ingenti somme di denaro o offrendo doni significativi a terzi che rivestono una posizione politica e/o strategica significativa all’interno del Parlamento europeo”. L’accusa non menziona il Qatar. Ma diverse fonti ben informate hanno detto a Le Soir e Knack che è proprio lo stato che ospita la Coppa del Mondo di calcio a essere finito nel mirino. Secondo le informazioni della stampa belga, l’italiano ed ex deputato democratico Pier Antonio Panzeri, il neoeletto segretario generale della Confederazione internazionale dei sindacati (Ituc) Luca Visentini, nonché un direttore di una ong e un assistente parlamentare europeo – tutti italiani – risultano indagati e verranno presentati entro 48 ore davanti a un giudice che deciderà sulla convalida del mandato di arresto. La Procura federale ha confermato al quotidiano belga “l’arresto per udienza” – nel procedimento Salduz 4, cioè come indagati e in presenza di un avvocato – di quattro persone “nate nel 1955, 1969, 1971 e 1987”. Potrebbero presentarsi di fronte al giudice entro 48 ore, che poi deciderà su eventuali mandati di arresto. Tutti i sospetti hanno, come detto, nazionalità o origine italiana. In pubblico, sono molto attivi nelle associazioni per i diritti umani e nelle ONG. Panzeri è anche presidente di Fight impunity, organizzazione che promuove “la lotta all’impunità per gravi violazioni dei diritti umani” e la giustizia internazionale. Stamattina, la sede di Fight Impunity nel cuore di Bruxelles (rue Ducale) è stata tra i luoghi oggetto di perquisizione. Le perquisizioni di questa mattina hanno permesso agli agenti guidati dal giudice Claise di mettere le mani su mezzo milione di euro in contanti, riporta ancora Le Soir. Secondo le informazioni dei media belgi, questi 500mila euro in contanti sono stati scoperti nella residenza di Bruxelles dell’ex eurodeputato. Luca Visentini è stato eletto segretario generale dell’Ituc a novembre. Una confederazione di sindacati di tutto il mondo, comprese le organizzazioni belghe, che rappresentano in totale più di 200 milioni di lavoratori. A riprova della delicatezza del dossier, “questa operazione era rivolta in particolare agli assistenti parlamentari europei”, ha concluso la procura. Gli inquirenti hanno sequestrato varie apparecchiature informatiche e diversi , elementi che “saranno analizzati nell’ambito delle indagini”. Tra le persone interessate dalle perquisizioni, Le Soir e Knack individuano quattro assistenti parlamentari vicini al gruppo S&D (compreso quello che è stato privato della libertà); uno di questi assistenti è legato anche al gruppo Ppe. (foto di repertorio). Fco/Int2