Kim Jong Un: vogliamo la più potente forza nucleare del mondo

Il leader supremo accompagnato dalla sua secondogenita

NOV 27, 2022 -

Roma, 27 nov. (askanews) – Il leader supremo nordcoreano Kim Jong Un ha annunciato oggi di volersi dotare della “più potente forza nucleare del mondo”. Lo hanno riferito i media di stato nordcoreani, dando conto della cerimonia per lo scatto di una foto celebrativa con i tecnici e gli scienziati che hanno contribuito al lancio il 18 novembre di un missile balistico intercontinentale, lo Hwasongpho-17, in grado di colpire qualsiasi punto degli Stati uniti. Le dichiarazioni di Kim – fatto con accanto la sua figlia secondogenita Ju Ae, per la seconda volta mostrata in pubblico – vengono in un momento di particolare tensione attorno alla Penisola coreana. Pyongyang quest’anno ha moltiplicato le provocazioni missilistiche e, secondo le stime dell’intelligence Usa e sudcoreana, potrebbe effettuare in qualsiasi momento un test nucleare. Usa, Giappone e Corea del Sud, dal canto loro, hanno rafforzato i termini della loro alleanza e i due partner giapponesi di Washington stanno ragionando di dotarsi di mezzi di reazione più efficaci a eventuali attacchi nordcoreani, oltre ad aver a loro volta moltiplicato le esercitazioni militari congiunte. Kim ha offerto durante la cerimonia una raffica di promozioni a tecnici, scienziati e operai delle fabbriche della difesa coinvolte nella costruzione del grande missile e ha consegnato a nome del Comitato permanente del Partito dei lavoratori coreani (il partito unico), il titolo di “Eroe della Repubblica democratica popolare di Corea, detentore della Medaglia Stella d’Oro e dell’Ordine dellaBandiera nazionale di Prima classe” al veicolo di lancio n. 321 da cui è partito il missile. Il leader – che si è recato alla cerimonia sotto la veste di segretario generale del Partito dei lavoratori coreani – ha definito il nuovo missile un “balzo in avanti verso lo sviluppo della tecnologia per montare ogive nucleari su missili balistici” e ha detto che s’attende dagli scienziati, tecnici e operai dell’industria della difesa “una lotta all’ultimo sangue per espandere evrafforzare la capacità di deterrenza nucleare del paese a una velocità eccezionale”.