Kiev riconquista terreno. Il Parlamento Ue: preparare una risposta in caso di attacco nucleare russo

Dal 21 settembre le forse ucraine hanno liberato dall'occupazione russa 93 località nel nordest del Paese

OTT 6, 2022 -

Roma, 6 ott. (askanews) – Kiev avanza e riconquista terreno nei territori occupati dall’invasione russa. Dal 21 settembre ad oggi, le forze ucraine hanno liberato 93 località nel nordest del Paese, avanzando per oltre 55 chilometri nel territorio inizialmente occupato dalle truppe russe: lo ha annunciato lo stato maggiore ucraino. Nel corso della controffensiva l’esercito ucraino ha riconquistato il controllo di oltre 2.400 chilometri quadrati di territorio. Intanto, il Parlamento europeo, oggi, oltre a esortare “gli Stati membri dell’UE e gli altri Paesi che sostengono l’Ucraina ad aumentare massicciamente l’assistenza militare, in particolare nelle aree richieste dal governo ucraino” ha invitato “i Paesi UE e i partner internazionali a preparare una risposta rapida e decisiva nel caso in cui la Russia dovesse condurre un attacco nucleare contro l’Ucraina”. “Qualsiasi tentativo da parte della Russia di presentare gli attacchi ai territori occupati come un attacco alla Russia stessa, e quindi come motivo per un attacco nucleare – ricorda l’istituzione europea – è illegale e privo di fondamento e non dissuaderà l’Unione Europea dal fornire ulteriore assistenza all’autodifesa dell’Ucraina”. Il Parlamento europeo inoltre, “condanna la mobilitazione militare in Russia e le misure che obbligano i residenti dei territori temporaneamente occupati dall’Ucraina a prestare servizio nelle forze armate o ausiliarie russe, un atto che la Quarta Convenzione di Ginevra vieta. Al fine di mantenere la stabilità nel Caucaso meridionale e nell’Asia centrale, i deputati chiedono inoltre un maggiore sostegno ai Paesi della regione che hanno subito un afflusso di cittadini russi, in particolare Georgia, Kazakistan, Uzbekistan, Armenia e Kirghizistan”. Mgi/Vgp/Int14