Giappone punta sul turismo per rilanciare l’economia

Kishida: aiuti senza precedenti per famiglie contro caro-energia

OTT 3, 2022 -

Roma, 3 ott. (askanews) – Il Giappone cerca di capitalizzare il vantaggio competitivo che gli dà lo yen mai così deprezato rispetto al dollaro nell’ultimo quarto di secolo, attraverso l’apertura al turismo. L’ha detto il primo ministro Fumio Kishida intervenendo di fronte alla Dieta, annunciando che il suo esecutivo si attende di incamerare dall’apertura turistica oltre 5mila miliardi di yen (35,3 miliardi di euro). Kishida ha parlato nella tradizionale apertura della sessione straordinaria di lavori parlamentari, chiarendo che lo yen così svalutato (il fenomeno in giapponese è conosciuto come “en-yasu”) è certamente un problema perché fa aumentare i prezzi delle importazioni, in primo luogo le materie prime e l’energia. Ma il governo ha intenzione di fare passi “senza precedenti” per alleviare il peso per le famiglie e per le imprese. L’esecutivo, ha chiarito, ha l’obiettivo di stimolare un aumento sdei salari pari a 1.000 miliardi di yen (7 miliardi di euro) nei prossimi cinque anni. “Faremo ogni sforzo per combattere gli aumenti dei prezzi e far ripartire l’economia”, ha affermato Kishida. Il primo ministro si trova di fronte a un collo di bottiglia politico. Il sostegno al suo esecutivo, secondo i sondaggi, appare in caduta libera e, a danneggiarlo ulteriormente, è venuto lo scandalo dei rapporti tra molti esponenti del Partito liberaldemocratico con la Chiesa dell’Unificazione del defunto Reverendo Moon e la decisione di tenere una costosa cerimonia funebre di stato per Shinzo Abe, l’ex premier assassinato a luglio da un uomo che accusava il movimento di Moon di essere alla base della rovina della sua famiglie e Abe di essere legato al culto. “Rispetto allla questione della Chiesa dell’Unificazione, accogliendo la richiesta dell’opinione pubblica, continueremo a indagare affinché venga fatta chiarezza”, ha detto il capo del governo davanti ai parlamentari. Per questo motivo, Kishida è in qualche modo costretto a enfatizzare le sue politiche per dare una sferzata alla credibilità del governo: sotto un certo livello di consenso, all’interno del suo stesso partito potrebbero esserci fibrillazioni. Il capo dell’esecutivo ha detto che la risposta del governo alla crisi sarà, soprattutto incentrato sulla questione dell’aumento dei prezzi, sullo scivolamento verso il basso dello yen e sull’aumento dei salari. In questa ottica, il rilancio del turismo in entrata dovrà essere un motore chiave. Il Giappone mantiene tuttora restrizioni anti-Covid più forti rispetto a ogni altro paesi del G7 e solo dall’11 ottobre si allineerà a quelli imposti dagli altri paesi più sviluppati. Il Covid ha portato a perdite record per il fiorente settore turistico nipponico che era in grande espansione da un decennio. Nel 2019 le entrate turistiche erano arrivate a 4.800 miliardi di yen (34 miliardi di euro), nel 2021 sono state 120 miliardi di yen (850 milioni di euro).