Sabotaggi ai gasdotti Nord Stream: l’enorme nuvola di gas verso le isole Svalbard

Icos Carbon Portal: gas gorgoglia ancora, impossibili previsioni

OTT 1, 2022 -

Milano, 1 ott. (askanews) – Il primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre è in viaggio verso la piattaforma Sleipner nel Mare del Nord: lo scopo della visita è quello di mostrare ai lavoratori sulle piattaforme offshore che la Norvegia prende sul serio la loro sicurezza dopo le perdite di gas nel Mar Baltico dai gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2 e le diverse, recenti e inquietanti osservazioni di droni. Il tutto mentre si profila altrettanto inquietante la presenza della nuvola di gas – formatasi a seguito delle falle nel gasdotto russo – che si starebbe ora in gran parte dirigendo verso le isole Svalbard. “In una fase successiva potremmo essere in grado di confermare e quantificare la quantità di gas fuoriuscita e diversi scienziati ICOS stanno attualmente discutendo le varie opzioni per questo”, afferma Alex Vermeulen, Direttore di ICOS Carbon Portal. “In questo momento, in particolare date le complesse condizioni meteorologiche e che il metano sta ancora gorgogliando dai tubi, purtroppo non è ancora possibile” aggiunge. In una simulazione ICOS aggiornata sino al primo ottobre si mostra come la nuvola di gas metano viene rilasciata dalla sorgente e trasportata attraverso l’atmosfera e che gran parte del metano inizia a roteare verso nord, mentre una lingua scende giù lungo la costa francese. Secondo quanto dichiarato ieri dal ricercatore norvegese Stephen Matthew Platt dell’istituto norvegese indipendente Nilu “abbiamo effettuato nuovi calcoli e stimiamo che dai tubi del Nord Stream siano state rilasciate almeno 80.000 tonnellate di metano”. Secondo Statistics Norway (SSB), l’emissione annuale nazionale norvegese di metano dall’industria petrolifera e del gas è di 17.000 tonnellate. Il volume di questa emissione di gas metano è ben quattro volte più grande. Martedì, le misurazioni dell’osservatorio Birkenes ad Agder, così come di diverse stazioni di misurazione in Svezia, hanno mostrato concentrazioni estreme di metano nell’aria. “Non abbiamo mai visto nulla di simile in nessuno dei nostri osservatori”, afferma la ricercatrice senior Cathrine Lund Myhre. I ricercatori del NILU hanno calcolato una stima preliminare di un possibile volume di emissioni di gas nelle 24 ore in base alle dimensioni del gasdotto. Una perdita di metano così grande è molto drammatica, ma Platt sottolinea che il metano non è molto tossico. Anche nelle quantità che ora si stanno diffondendo nell’atmosfera in gran parte della Scandinavia meridionale, non rappresenta alcun rischio per la salute dell’uomo o degli animali. Intanto il premier norvegese Støre ha dichiarato che tutti coloro che lavorano in questo “importante settore per la Norvegia” ovvero quello della energia “fanno un lavoro fantastico. Ci preoccupiamo per la loro sicurezza”, ha detto Støre prima di salire sull’elicottero che lo avrebbe portato nel Mare del Nord. Aggiungendo che “è naturale” aumentare la preparazione nella situazione attuale, ma che le autorità governative “non hanno informazioni su minacce specifiche” contro la piattaforma continentale norvegese. Intanto continua lo scambio di accuse tra Ovest e Mosca su chi possano essere stati i responsabili delle 4 esplosioni presso il Nord Stream. Da ultimo il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev ha affermato che la Federazione Russa “non dispone di informazioni” sul fatto che il sabotaggio al Nord Stream sia stato organizzato dai servizi di intelligence occidentali, benché confermi le sue accuse. Cgi/Int14