Le nuove sanzioni Ue contro la Russia

Annunciate da Borrell dopo i referendum farsa in Ucraina

SET 28, 2022 -

Bruxelles, 28 set. (askanews) – “Con i referendum illegali organizzati dalla Russia, il Cremlino segue lo stesso modello che abbiamo già visto in Georgia nel 2008 e in Crimea nel 2014. Li condanniamo nei termini più forti possibili. Sono sicuro di poter parlare a nome degli Stati membri dell’Unione europea, quando dico che nessuno di loro riconoscerà il loro esito falsificato, e invitiamo la comunità internazionale a fare lo stesso, perché questi referendum-farsa sono una pura violazione del diritto internazionale e dei principi della Carta delle Nazioni Unite”. Lo ha affermato questo pomeriggio a Bruxelles l’Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune dell’Ue, Josep Borrell, durante il punto stampa con la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, per presentare le proposte dell’ottavo pacchetto di sanzioni contro la Russia. “Continueremo a sostenere l’Ucraina, manterremo la rotta. La nostra strategia – ha sottolineato Borrell – sta funzionando, le nostre sanzioni stanno avendo un effetto convincente. Con l’estensione dell’elenco dei prodotti di cui sarà vietato l’esportazione in Russia, continueremo a indebolire le sue capacità militari”. “Inoltre – ha proseguito l’Alto Rappresentante -, accresceremo gli elenchi di persone ed entità sanzionate, che sono oggi più di 1.300, prendendo di mira i principali responsabili delle decisioni, oligarchi, alti funzionari militari e propagandisti, responsabili di aver minato l’integrità territoriale dell’Ucraina”. “In risposta diretta all’ultima escalation russa, che ha richiamato in guerra 300.000 soldati, proponiamo di adottare ulteriori misure restrittive nei confronti di coloro che stanno sostenendo o facilitando l’invasione dell’Ucraina, o che ne traggono beneficio”, ha spiegato ancora Borrell, che poi ha poi illustrato più in dettaglio le misure del nuovo pacchetto di sanzioni individuali. Le sanzioni colpiranno “in primo luogo, coloro che sono coinvolti nell’occupazione russa e nell’annessione illegale di aree dell’Ucraina. Proponiamo di inserire nelle liste le autorità russe per procura a Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia, e altri individui russi che hanno organizzato e facilitato i falsi referendum in queste quattro aree occupate dell’Ucraina”. “In secondo luogo – ha continuato Borrell -, proponiamo una serie di sanzioni individuali nel settore della difesa, che includono alti funzionari del ministero della Difesa russo, e coloro che sostengono le forze armate russe fornendo equipaggiamento e armi all’esercito, inclusi missili e aerei da combattimento, e partecipano al reclutamento di questi 300.000 soldati”. “Terzo – ha aggiunto -, continueremo anche a prendere di mira gli attori della disinformazione sulla guerra, in particolare quelli che diffondono false informazioni e donano fondi alle aree dell’Ucraina occupate dalla Russia”. Nella categoria degli attori economici, ha osservato ancora l’Alto Rappresentante, “molto è già stato fatto, ma aggiungeremo altri operatori chiave” alle liste delle sanzioni. “Tra questi operatori ci saranno persone ed entità che parteciperanno all’aggiramento delle sanzioni. Perché è chiaro che ci sono alcuni fenomeni di elusione delle sanzioni che devono essere presi in conto nelle nostre liste”. Infine, ha concluso Borrell, “estenderemo l’ambito geografico delle restrizioni applicate finora alla Crimea, a Donetsk e Luhansk, che sono state approvate all’inizio dell’anno. L’estensione riguarderà tutte le aree dell’Ucraina non controllate dal governo, comprese le oblast di Zaporizhzhia e Kherson, che non fanno parte del Donbass e non rientravano nelle decisioni precedenti”. Loc/Int2