IIC Marsiglia: le missioni di Monique Roussel de Fontanès in Italia

Il lavoro dell'etnologa francese per il Musée de l'Homme

SET 19, 2022 -

Francia Roma, 19 set. (askanews) – All’indomani della Seconda Guerra Mondiale, la pubblicazione di Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi, pone al centro del dibattito politico italiano il tema del sottosviluppo del sud Italia, attirando l’attenzione del resto del mondo. Monique Roussel de Fontanès, una giovane etnologa francese del Musée de l’Homme, sceglie l’Italia del Sud, ed in particolare la Calabria, come terreno d’indagine ideale. Dalle sue numerose missioni in Italia tra il 1950 e il 1980, l’etnologa riporta di numerosi oggetti, che oggi rappresentano il fulcro dell’esposizione Une autre Italie organizzata dal Mucem (25 maggio – 10 ottobre), insieme ad una ricca serie di fotografie. Sono queste fotografie sul campo ad essere esposte presso l’Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia fino al 12 ottobre. Le immagini ripercorrono le diverse grandi tematiche esplorate da Monique Roussel de Fontanès nel corso della sua carriera. Il 15 settembre la mostra è stata presentata all’IIC di Marsiglia con la proiezione del documentario “La Taranta” di Gianfranco Mingozzi (20 minuti, 1961). L’incontro è stato commentato da Raphaël Bories, sul tema delle credenze magico-religiose nel sud Italia e del loro ruolo all’interno della storia dell’antropologia italiana. Il 28 settembre alle ore 18.00 si svolgerà la roiezione di una serie di cortometraggi di Vittorio de Seta sulla vita quotidiana, il lavoro dei contadini, dei pastori e dei pescatori della Sicilia e Sardegna. Presenta Raphaël Bories. Un giorno in Barbagia (14 minuti, 1958). Vittorio de Seta pone in primo piano la quotidianità domestica delle donne di questo piccolo paese, una volta che i pastori e i loro greggi sono partiti al pascolo. Contadini del mare (10 minuti, 1995). È all’alba che i pescatori siciliani partono per il mare alla pesca al tonno. Questa, si svolge sotto al sole, scandita dai canti, dall’attesa e dalle reti piene di banchi di tonni. Pastori di Orgosolo (11 minuti, 1958). I pastori che abitano il rifugio, che un tempo fu riservato a banditi e fuggitivi, tentano di sopravvivere con il loro gregge nonostante il clima arido e freddo.