Putin a Samarcanda, giorno due: ecco chi vede

Erdogan e Modi. Punta ad "espandere" Organizzazione di Shanghai

SET 16, 2022 -

Russia Milano, 16 set. (askanews) – Giornata numero due per il presidente russo Vladimir Putin a Samarcanda al vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco), ovvero il momento di convivialità ed evento che doveva riunire i fautori del cosiddetto mondo multipolare, ossia un intreccio di alleanze che riguarda principalmente paesi asiatici (o eurasiatici) e che si vuole porre in indiretta antitesi con l’Occidente. Secondo quanto annunciato dall’ufficio stampa del presidente russo Samarcanda è il luogo dove “si prevede di prendere una serie di decisioni per espandere l’Organizzazione”. Mosca ha già ripetuto di essere favorevole a un completo ingresso dell’Iran. Oggi Putin ha auspicato un rapido completamento del processo di ingresso. Dopo l’importante e complesso bilaterale di ieri con il cinese Xi Jinping, e con il collega iraniano, oggi Putin incontra il primo ministro dell’India Narendra Modi, il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan e quello dell’Azerbaigian, Alyev. “Il principale documento finale del vertice è la Dichiarazione SCO di Samarcanda: riaffermerà l’impegno invariabile degli Stati membri per la formazione di un ordine mondiale più rappresentativo, democratico, giusto e multipolare basato sui principi universalmente riconosciuti del diritto internazionale, la disponibilità a difendere la cooperazione paritaria degli Stati con il ruolo centrale di coordinamento dell’ONU nello spirito del rispetto reciproco, della giustizia, dell’uguaglianza e della considerazione degli interessi” si insiste dall’ufficio stampa del presidente russo. “Sono stati fissati approcci consolidati a questioni di attualità nell’agenda globale e regionale, compiti prioritari per l’ulteriore sviluppo di una cooperazione multiforme” si aggiunge. Putin ieri è stato fotografato mentre sedeva su un divano in un’occasione conviviale (all’asiatica) con a fianco il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko. E poco più in là c’era Erdogan, anche lui sorridente. In base a quanto scritto da reuters non ha partecipato alla cena invece il cinese Xi per precauzioni anti Covid. Putin – secondo il suo ufficio stampa – nel colloquio con il presidente Erdogan, “in primo luogo”, intende discutere “gli aspetti chiave della cooperazione russo-turca, anche alla luce degli accordi sulla costruzione di legami commerciali ed economici raggiunti dei colloqui ad alto livello a Sochi il 5 agosto di quest’anno”. Per poi precisare: “la partnership nel settore energetico è di natura strategica. La Russia garantisce una fornitura stabile di energia alla Turchia”. Inoltre al termine degli eventi del vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, Putin “incontrerà il primo ministro indiano Narendra Modi”. Il precedente faccia a faccia dei leader “si è svolto nel dicembre 2021 durante la visita ufficiale di Vladimir Putin a Nuova Delhi. Negli ultimi anni, a causa della pandemia, Putin e Modi hanno mantenuto contatti regolari a distanza” specificano dall’ufficio stampa del Cremlino. “Si prevede di discutere di ulteriore promozione del partenariato strategico particolarmente privilegiato russo-indiano. Innanzitutto, si prevede di prendere in considerazione misure per aumentare i flussi commerciali reciproci. Nella prima metà del 2022, il commercio ha raggiunto l’impressionante cifra di 11,5 miliardi di dollari, con un aumento di quasi il 120% su base annua. La priorità è data alla cooperazione nel settore energetico. L’export di idrocarburi russi è in espansione”. Al termine della riunione di Samarcanda, il testimone della presidenza della SCO nel 2022-2023 passerà all’India.