A Samarcanda Putin incontra Erdogan, Xi, Modi e Ebrahim Raisi

Almeno 8 bilaterali. Secondo faccia a faccia nel 2022 con leader cinese

SET 14, 2022 -

Russia Milano, 14 set. (askanews) – Da Erdogan a Xi, da Modi a Ebrahim Raisi. Sono almeno otto i faccia a faccia che l’ufficio stampa del presidente russo prevede per domani: per la prima volta dall’inizio della pandemia una serie di incontri di persona per Vladimir Putin, ma soltanto con leader non occidentali in un mondo davvero cambiato. Destinazione Samarcanda, per un evento complesso, il primo vero ritorno al valzer dei bilaterali, per il leader del Cremlino in totale rottura con l’Ovest. Con Pechino in cima alla lista dei partner perchè “la Russia attribuisce grande importanza all’approccio equilibrato della Cina alla crisi ucraina” guardando alla “formazione di un ordine mondiale giusto, democratico e multipolare basato sul diritto internazionale e sul ruolo centrale delle Nazioni Unite”, secondo l’ufficio stampa del presidente russo. L’occasione è la riunione dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (Sco). In primis l’ufficio stampa annovera un “colloquio” con il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping, tra i pochi leader ad aver visto di persona Putin quest’anno, prima del 24 febbraio (per i russi inizio dell’operazione speciale, ovvero la guerra in Ucraina): “questo è il secondo incontro personale dei due capi di stato durante la pandemia di coronavirus, il primo si è svolto a febbraio di quest’anno”, si precisa, indicando il faccia a faccia avvenuto durante le Olimpiadi. Ma non solo Xi. L’incontro del presidente della Russia con il collega dell’Iran “sarà il quarto consecutivo quest’anno”. “L’Iran è un partner importante della Russia. Attualmente è in preparazione un nuovo accordo interstatale per portare la cooperazione al livello di partenariato strategico” viene annunciato. “Putin e Raisi si sono incontrati il 19 gennaio a Mosca, il 29 giugno i leader hanno tenuto una conversazione bilaterale “a margine” del “Vertice del Caspio” ad Ashgabat, il 19 luglio a Teheran”. Putin nel colloquio con il presidente della Repubblica di Turchia Recep Tayyip Erdogan, “in primo luogo”, intende discutere “gli aspetti chiave della cooperazione russo-turca, anche alla luce degli accordi sulla costruzione di legami commerciali ed economici raggiunti dei colloqui ad alto livello a Sochi il 5 agosto di quest’anno”. Per poi precisare: “la partnership nel settore energetico è di natura strategica. La Russia garantisce una fornitura stabile di energia alla Turchia” Inoltre al termine degli eventi del vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, il 16 settembre, Putin “incontrerà il primo ministro indiano Narendra Modi”. Il precedente faccia a faccia dei leader “si è svolto nel dicembre 2021 durante la visita ufficiale di Vladimir Putin a Nuova Delhi. Negli ultimi anni, a causa della pandemia, Putin e Modi hanno mantenuto contatti regolari a distanza” specificano dall’ufficio stampa del Cremlino. “Si prevede di discutere di ulteriore promozione del partenariato strategico particolarmente privilegiato russo-indiano. Innanzitutto, si prevede di prendere in considerazione misure per aumentare i flussi commerciali reciproci. Nella prima metà del 2022, il commercio ha raggiunto l’impressionante cifra di 11,5 miliardi di dollari, con un aumento di quasi il 120% su base annua. La priorità è data alla cooperazione nel settore energetico. L’export di idrocarburi russi è in espansione”. Putin il 15 settembre incontrerà inoltre il presidente del Turkmenistan Serdar Berdimuhamedov, il presidente della Repubblica del Kirghizistan Sadir Zhaparov. Sempre Samarcanda ospiterà il primo contatto personale tra Putin e il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif (eletto l’11 aprile) e il sesto incontro dei leader di Russia, Mongolia e Cina. Da Mosca si prevede di firmare anche una Dichiarazione su un partenariato strategico globale tra la Federazione Russa e la Repubblica dell’Uzbekistan. (di Cristina Giuliano) Cgi/Int13