Fontana (Confindustria Albania): Tirana in Ue una porta verso l’Est

La visita del presidente Mattarella "darà valore aggiunto" ai rapporti

SET 5, 2022 -

Balcani Roma, 5 set. (askanews) – “La visita del presidente Mattarella è un’eccezionale opportunità per l’Albania e per l’Italia, ci riempie di orgoglio e consolida i rapporti eccezionali e che si perdono nella notte dei tempi tra Italia e Albania” e “porterà valore aggiunto ai già eccellenti rapporti” tra Roma e Tirana. E’ quanto afferma Sergio Fontana, presidente di Confindustria Albania, la rappresentanza confindustriale che da anni opera come patronato in Albania, l’associazione più numerosa e autorevole, e che dal suo osservatorio privilegiato sottolinea l’importanza della visita del presidente Sergio Mattarella a Tirana il 7 e 8 settembre. “Ricoprendo le cariche di presidente di Confindustria Albania e di Confindustria Puglia rilevo ancora di più la straordinaria importanza di questa visita che collega due regioni geografiche non divise, ma unite dal mare”, dice Fontana che sottolinea quanto i popoli dei due Paesi siamo uniti. “In Albania possiamo parlare italiano, c’è una reciprocità di interessi sotto il profilo commerciale che è maturata nei decenni”, afferma, parlando dell’evoluzione degli investimenti italiani in Albania. “All’inizio la delocalizzazione italiana era legata alla possibilità di produrre in modo più competitivo, grazie a un costo del lavoro più basso, nel tempo le moltissime aziende che hanno investito in Albania hanno portato ricchezza al Paese e alle consociate italiane – spiega Fontana che ha investito con la sua Pharmalab ‘aprendosi a nuovi mercati attraverso l’Albania’ – e la presenza italiana è diventata strutturale e l’interscambio tra i Paesi è rimasto estremamente positivo”. La presenza delle circa 2.000 aziende italiane in Albania si concentra nei settori dell’agricoltura, della meccanica, dell’elettronica, ma anche “nel turismo, nell’edilizia”, perché l’Albania “è un Paese dove le cose si possono fare e che cresce rapidamente”, nel 2021 al 6%, è “il posto migliore dove fare internazionalizzazione, per la vicinanza, l’accoglienza, la lingua e le opportunità, le ottime università e la possibilità di creare sinergie” e, da non dimenticare, l’Italia è “il primo partner commerciale, con gli altri competitor a grande distanza”. Proprio in virtù di questi strettissimi rapporti economici e commerciali, l’Italia “è stata ed è in prima linea per l’ingresso di Tirana nell’Ue, siamo lo sponsor più forte, che ha lavorato per mettere il popolo e il governo albanese nelle condizioni per entrare nel blocco”, un passaggio fondamentale perché “l’Albania oltre a essere un mercato è anche lo sbocco, la porta di accesso ai mercati orientali”. Il futuro auspicabile ingresso dell’Albania nell’Ue, dopo l’apertura dei colloqui di adesione a luglio, è cruciale anche per “le rotte del gas che passano dal Paese e per il corridoio paneuropeo VIII”, aggiunge il presidente di Confindustria Albania che rimarca un altro punto a vantaggio dell’Albania in particolare per il settore dell’Information Technology. “In Puglia non riusciamo a trovare risorse umane, informatici e ingegneri, mentre in Albania ci sono ottime possibilità sia per il lavoro da remoto che per l’occupazione di personale albanese in Italia. Questa è una sinergia, quella con il popolo amico albanese, dove uno più uno non fa due ma tre o quattro”, conclude Fontana. (di Daniela Mogavero)