Il Dipartimento di Giustizia Usa vuole tener segreto un documento su Trump

Contiene dettagli sensibili sulla perquisizione casa dell'ex presidente

AGO 16, 2022 -

Usa Roma, 16 ago. (askanews) – Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti si è opposto alla pubblicazione di un documento del tribunale che dovrebbe chiarire le ragioni che hanno spinto gli investigatori federali a effettuare una perquisizione senza precedenti a casa dell’ex presidente Donald Trump, la scorsa settimana. L’operazione della polizia federale nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida – la prima del genere nei confronti di un ex presidente – ha provocato una tempesta politica, con Trump e i suoi sostenitori che hanno denunciato una “caccia alle streghe”. Diverse organizzazioni, compresi i media, avevano chiesto a un giudice di rilasciare un documento del tribunale in cui gli investigatori di solito spiegano perché la perquisizione era necessaria. Il Dipartimento di Giustizia ha però sostenuto che una pubblicazione del genere “danneggerebbe irreparabilmente l’indagine penale in corso”, secondo un documento del tribunale. Su richiesta questa volta dei pm, un giudice aveva reso pubblico il mandato di autorizzazione alla perquisizione e l’elenco dei documenti sequestrati. Ma, a differenza del primo, il documento di cui questa volta è stata richiesta la pubblicazione contiene “informazioni molto sensibili sui testimoni”, tecniche utilizzate dalle forze dell’ordine e “fatti estremamente importanti per l’indagine”, ha affermato il Dipartimento. La sua pubblicazione potrebbe rivelare la strategia degli inquirenti e “compromettere (il successo) dei prossimi passi dell’indagine”, ha aggiunto. Secondo i documenti rivelati venerdì, la giustizia sospetta che il repubblicano abbia violato una legge americana sullo spionaggio che regolamenta molto rigorosamente il possesso di documenti riservati. L’elenco degli oggetti sequestrati cita molti documenti classificati come “top secret”. Trump, propenso a rilanciarsi nella corsa alla Casa Bianca per il 2024, ha assicurato che questi documenti erano stati “declassificati”. Indicando di aver visto i suoi passaporti sequestrati durante la perquisizione, il repubblicano si è detto vittima di un “attacco contro un avversario politico come non si è mai visto nel nostro Paese”. Fco/Int13