La reporter russa Ovsyannikova adesso rischia 10 anni di carcere

E' stata formalmente accusata di aver prodotto falsi sulle forze armate russe

AGO 10, 2022 -

Ucraina Milano, 10 ago. (askanews) – L’ex dipendente del primo canale russo Marina Ovsyannikova, che ha mostrato in diretta un cartello contro la guerra in Ucraina, è stata formalmente accusata di aver prodotto falsi sulle forze armate russe. Lo ha detto a RIA Novosti il suo avvocato Dmitry Zakhvatov. “E’ stata accusata ai sensi del paragrafo ‘e’ della parte 2 dell’articolo 207.3 del codice penale della Federazione Russa, che prevede una pena detentiva fino a 10 anni”, ha affermato l’avvocato. Secondo il legale, la sua cliente trascorrerà la notte in un centro di detenzione temporanea. Ora è in corso un interrogatorio. A metà marzo, Ovsyannikova, con il suo blitz ha fatto il giro del mondo: allora lavorava al programma Vremya, ed è apparsa dal vivo con un poster pacifista, alle spalle della conduttrice di quello che di fatto è il programma più guardato in Russia. Il Primo canale l’ha licenziata. Successivamente, è stata assunta dall’edizione tedesca di Die Welt per diversi mesi. Il presidente della Duma di Stato Vyacheslav Volodin è stato molto duro nei confronti della giornalista: ha chiesto la privazione della cittadinanza per coloro che fanno dichiarazioni in cambio dei “biscotti del Dipartimento di Stato” Usa e si comportano “in modo meschino, a tradimento” nei confronti del paese. Alla fine di luglio, un tribunale di Mosca ha inflitto a Ovsyannikova una multa di 50.000 rubli ai sensi della nuova legge sul discredito delle forze armate della Russia. In precedenza, la donna è stata multata più volte ai sensi del Codice amministrativo per aver screditato l’esercito russo. Cgi/Int13