Usa potrebbe spostare in Asia task force integrata contro Cina

Spostamento del focus strategico da Medio Oriente all'Asia

LUG 27, 2022 -

Cina Roma, 27 lug. (askanews) – L’Esercito degli Stati Uniti sta valutando la possibilità di dispiegare in Asia una task force integrata per operazioni “multi-domain” che abbia capacità missilistiche, di guerra elettronica e cyber in modo da contrastare eventuali aggressioni cinesi a Taiwan o nel Mar cinese meridionale. L’ha affermato il comandante dell’Esercito Usa nel Pacifico Charles Flynn in un’intervista pubblicata oggi dal Nikkei. L’unità, conosciuta come “multidomain task force”, al momento è di stanza nello stato di Washington (Usa) e in Germania. Un suo spostamento in Asia segnalerebbe il livello di tensione accresciuto in questa regione del mondo, in particolare in relazione al confronto con la Cina, e uno scostamento dell’attenzione americana dal terrorismo in Medio Oriente all’articolazione geopolitica dell’Indo-Pacifico. La task force è organizzata in quattro gruppi con diverse specialità: artiglieria, difesa aerea, logistica, guerra informatica e informazionale. Durante i periodi di pace raccoglie intelligence per valutare punti di forza e fragilità dell’avversario. La modalità operativa, invece, in caso di conflitto parte dalla guerra elettronica, in particolare con cyberattacchi contro i sistemi di comunicazione nemici e le unità di comando e controlllo, per poi utilizzare i dati ottenuti in attacchi contro navi e strutture nemiche. La forza potrebbe essere collocata in un primo momento alle Hawaii, per poi essere dispiegata in Asia. Dovrebbe arrivarvi dopo il 2023. Le dichiarazioni di Flynn vengono in un momento di alta tensione nella regione con la Cina. In vista della programmata visita della speaker della Camera dei rappresentanti Usa Nancy Pelosi a Taiwan, Pechino ha minacciato reazioni. Intanto il Mar cinese meridionale è sempre più presidiato da forze militari sia cinesi che statunitensi.