Nordcorea Roma, 27 lug. (askanews) – Quello che temeva il ministro dell’Unificazione sudcoreano Kwon Young-se, cioè che la Corea del Nord potesse approfittare della celebrazione odierna del “Giorno della Vittoria” per effettuare il suo settimo test nucleare, non si è verificato e, anzi, la commemorazione è stata abbastanza sottotono, senza la partecipazione del leader supremo Kim Jong Un. Da tempo Seoul e Washington affermano di avere intelligence secondo le quali Pyongyang sarebbe pronta a effettuare presso il sito di Punggye-ri il suo settimo test nucleare, il primo da cinque anni a questa parte. Mancherebbe solo la decisione politica di Kim. Il leader non si è fatto vedere nel 69mo anniversario della fine della guerra di Corea del 1950-1953 con la firma dell’armistizio. A Pyongyang si sono tenute – secondo quanto hanno segnalato i media di Stato nordcoreani – le consuete celebrazioni, compresa l’Ottava conferenza nazionale dei veterani di guerra. Ma il giovane nipote del Presidente eterno della Corea del Nord, il defunto Kim Il Sung, non si è fatto vedere. In realtà Kim Jong Un, che nella prima metà di quest’anno è stato piuttosto presente sotto i riflettori, sembra essersi concesso una pausa. Non si hanno notizie di sue uscite pubbliche da oltre due settimane.
“Giorno della Vittoria” in Nordcorea, senza test nucleare
Smentite preoccupazioni Seoul, Kim Jong Un non è apparso