Macron: su estradizione ex terroristi appoggiamo governo Italia

Verificheremo se possibile ricorso contro sentenza Corte d'Appello

GIU 30, 2022 -

Italia-Francia Madrid, 30 giu. (askanews) – Il presidente francese Emmanuel Macron ha confermato il suo sostegno alle richieste del governo italiano di estradare gli esponenti di gruppi politici estremisti fuggiti in Francia che si sono macchiati di reati di sangue, in coerenza con la cosiddetta “dottrina Mitterrand”. Pur non commentando la sentenza di ieri della Corte d’Appello di Parigi sfavorevole all’estradizione di 10 ex terroristi italiani, il presidente ha affermato che il governo verificherà se è possibile un ricorso alla Corte Suprema francese. . “Per quanto riguarda le decisioni del sistema giudiziario francese, per definizione, non mi pronuncio su di essa. In ogni caso, ho detto che politicamente sostenevo l’approccio, e che appoggiavo la richiesta del governo italiano per quanto riguarda questi brigatisti, in accordo peraltro con la dottrina che la Francia ha sempre avuto”, ha detto Macron, rispondendo a un giornalista durante la conferenza stampa al termine del vertice Nato di Madrid. “Perché la Francia – ha ricordato – aveva respinto solo le richieste di estradizione di persone non coinvolte in crimini di sangue. In questo caso specifico – ha rilevato il presidente francese -, queste persone sono state coinvolte in crimini di sangue e meritano di essere processate sul suolo italiano. Questo è il rispetto che dobbiamo alle famiglie delle vittime e alla nazione italiana”. Ora, ha continuato Macron, “è stata presa una decisione legale. Questa decisione non è nota oggi, ma il suo risultato è comunque noto. Io non l’ho visto scritto. Ma spetta a noi, nelle prossime ore, verificare se è possibile un ricorso alla Corte Suprema, o in ogni caso, se ci sono ancora canali giurisdizionali che ci permettano di andare oltre”. “Quindi non posso dirvi altro, se non ribadire la volontà politica di collaborare con il governo italiano su questo tema e di farlo in coerenza con la linea che è sempre stata della Francia”, ha ribadito il presidente francese, e ha concluso: “Tutto dipende ora, in questo caso, da altre questioni legali e giurisdizionali”.