A Napoli prima italiana di “Onoda”, premio sceneggiatura a Cannes

Storia del giapponese che combatté nella giungla dopo fine guerra

MAG 18, 2022 -

Cinema Napoli, 18 mag. (askanews) – In occasione di Cannes2022, L’altro Giappone e l’Istituto di cultura francese di Napoli presentano, in collaborazione con Ascent Film e Rai Cinema, l’anteprima nazionale di Onoda – 10.000 notti nella giungla di Arthur Harari, film che ha inaugurato nel 2021 la sezione ‘Un certain regard’ del Festival, vincitore in seguito del premio per la migliore sceneggiatura ai César 2022, e liberamente ispirato alla vita del militare Hiroo Onoda (1922-2014). Il film è frutto di una coproduzione internazionale che vede l’Italia al fianco di Francia, Germania, Belgio, Giappone e Cambogia. Siamo in Giappone nel 1944. Addestrato per fare lavoro di intelligence nella scuola “Nakano” di Futamata, il ventiduenne Onoda scopre una filosofia alternativa a quella ufficiale: nessun suicidio, rimanere vivi a qualsiasi costo, la missione è la priorità assoluta. Inviato a Lubang, un isolotto delle Filippine dove si attende l’arrivo degli americani, il giovane tenente avrà il compito di scatenare la guerriglia fino al ritorno delle truppe giapponesi. Il piano prevedeva che formassero piccoli gruppi per sopravvivere. Quando l’esercito americano sbarca nel febbraio del 1945, Onoda arretra nella giungla con altri soldati. L’Impero si arrenderà poco dopo, Onoda invece ben 10,000 giorni dopo. Come scrive Naoko Seriu, docente di Storia europea e americana presso la Tokyo University of Foreign Studies: “Onoda è senz’altro il più famoso dei «soldati fantasma (zanryu nipponhei)» che non deposero le armi dopo la resa giapponese. Nel 1972, il soldato Shoichi Yokoi fu trovato sull’isola di Guam in cattive condizioni di salute e godette di una certa fama al ritorno in Giappone, ma l’interesse scatenato dal ritorno di Onoda e dal suo aspetto marziale fu ancora maggiore”. Al suo rientro nel 1974 il tenente pubblica un’autobiografia dal titolo “Non mi arrendo” che diviene immediatamente un best-seller internazionale. Il film copre le vicende di Onoda fino al 1974, e per comprendere meglio la controversa figura del protagonista durante e dopo la sua permanenza nelle Filippine, la proiezione sarà preceduta da un talk con: Gina Annunziata, docente di Storia del cinema all’Accademia di Belle Arti e all’Università “L’Orientale” di Napoli; Antonio Moscatello, giornalista di askanews e autore esperto di questioni asiatiche, vincitore del premio Umberto Agnelli 2018 per il giornalismo; Yosuke Taki, saggista, traduttore e regista teatrale. Prima del film sarà proiettato il messaggio di saluto che il regista Arthur Harari ha voluto inviare al pubblico italiano.