Venerdì 13 maggio 2022 - 18:08
Agenti israeliani hanno attaccato il corteo funebre della giornalista uccisa
Per impedire che il feretro venisse scortato a piedi in chiesa

La diretta trasmessa da Al Jazeera ha mostrato le immagini delle persone che trasportavano il feretro colpite dagli agenti, tanto da rischiare la caduta del feretro.
Secondo quanto precisato dall’emittente, gli agenti sono intervenuti per impedire che il feretro venisse accompagnato a piedi nella Cattedrale dell’Annunciazione, nel quartiere cristiano della città vecchia di Gerusalemme: “Volevano scortare la salma a piedi. Non volevano salire in macchina, l’esercito israeliano ha detto che non era permesso”.
Abu Akleh, la giornalista palestinese-americana da oltre 20 anni volto del conflitto israelo-palestinese sull’emittente del Qatar, è stata uccisa mercoledì scorso da colpi di arma da fuoco esplosi mentre stava seguendo un raid delle forze israeliane in un campo profughi vicino Jenin, in Cisgiordania. I colleghi che erano con Abu Akleh hanno accusato i soldati israeliani, respingendo l’ipotesi avanzata dalle autorità israeliane che ad uccidere la donna siano stati colpi esplosi dai miliziani palestinesi impegnati in scontri con le forze israeliane. L’Autorità palestinese ha respinto la proposta israeliana di condurre un’indagine congiunta sulla morte della giornalista, annunciando che porterà il caso alla Corte penale internazionale dell’Aja.
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