Dipartimento di Stato Usa cambia scheda su Taiwan, Cina furiosa

Nel nuovo testo scompaiono riferimenti alla sovranità di Pechino

MAG 10, 2022 -

Usa-Cina Roma, 10 mag. (askanews) – I rapporti tra Cina e Stati uniti rispetto alla questione di Taiwan sono sempre più tesi. Oggi il ministero degli Esteri cinese ha mostrato nervosismo, dopo che il Dipartimento di Stato Usa ha cambiato la scheda sule relazioni Usa-Taiwan del suo sito internet, cancellando delle parti in cui si spiegava che Washington non sostiene l’indipendenza dell’isola e che Taiwan è parte integrante della Cina. La mossa viene in un momento di particolare tensione tra le due sponde dello stretto, com Taipei preoccupata che Pechino possa volere approfittare dell’attenzione del mondo concentrata sull’Ucraina per giocare qualche brutto scherzo. Nella scheda postata sul sito del Dipartimento di Stato è stata rimossa una parte del primo paragrafo in cui si segnala che, nel comunicato congiunto firmato a Pechino nel 1979, “gli Usa hanno riconosciuto cheil governo della Repubblica popolare cinese è l’unico governo legale della Cina, riconoscendo la posizione cinese che esiste un’unica Cina e Taiwan è parte dlela Cina”. Inoltre è stato cancellato nel secondo parafrafo l’affermazione che gli Usa “non sostengono l’indipendenza di Taiwan”. Nella nuova versione, si loda Taiwan come democrazia avanzata e potenza tecnologica, affermado che è un alleato chiave degli Usa nell’Indo-Pacifico, condivide gli stessi valori, profondi legami commerciali e forti legami tra popoli. La politica dell'”Unica Cina” è solo implicitamente evocata nella nuova versione, quando si segnala che le relazioni con Taipei sono regolate dal “Taiwan Relations Act” e dai tre “Comunicati congiunti Usa-Cina e le Sei Rassicurazioni”. Nella scheda si dà atto che gli Usa “non hanno relaizoni diplomatiche con Taiwan”, ma “hanno una robusta relazione non ufficiale e un costante interesse nel mantenere pace e stabilità nello stretto di Taiwan”. Gli Usa – spiega ancora – contribuiscono allo sforzo di Taiwan di mantennere una “sufficiente capacità d’autodifesa”. E, se gli Usa confermano di essere ancora per una “soluzione pacifica delle differenze tra le due sponde dello stretto”, nella nuova versione precisano che questa soluzione deve essere “in linea con la volontà e gli interessi del popolo di Taiwan” Questi cambiamenti, che sembrano esclusivamente formali, vengono in un momento particolarmente delicato. Il segretario di Stato Antony Blinken avrebbe dovuto esporre il 5 maggio la nuova politica sulla Cina dell’amministrazione Biden, ma ha dovuto rimandare dopo essere stato diagnosticato positivo al test Covid. Perciò a Pechino le orecchie sono particolarmente attente. E i cambiamenti sul sito del Dipartimento di Stato sono suonati come qualcosa di più di un campanello d’allarme. Il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino Zhao Lijian, nella sua conferenza stampa quotidiana, è stato duro. “Gli Usa hanno assunto impegni solenni per il rispetto del principio dell’Unica Cina nel Comunicati congiunti Cina-Usa e i cambiamenti nella scheda sulle relazioni Usa-Taiwan sono un trucco per aggirare il principio dell’Unica Cina”, ha detto, accusando Washington di “manipolazione politica” e assicurando che questi movimenti “non avranno mai successo”.