Covid-19, a Shanghai continua lockdown: nuovi record contagi

Xi Jinping ha ribadito la controversa strategia "Zero Covid"

APR 14, 2022 -

Coronavirus Roma, 14 apr. (askanews) – Non si vedono spiragli per un’uscita di Shanghai, la metropoli cinese con oltre 25 milioni di abitanti, dal lockdown: il numero dei contagiati da Covid-19 quotidiani sintomatici è cresciuto a quota 2.573, con un incremento dei casi totali salito alla cifra record di 27.719. Lo segnala oggi il South China Morning Post, all’indomani delle dichiarazioni del presidente Xi Jinping che ha ribadito la strategia cinese “Zero Covid”: restrizioni e linea dura per eradicare il coronavirus anche a costo di gravi conseguenze economiche. L’ultimo bilancio fa crescere il numero di casi totali registrati a Shanghai a 280mila, con 12mila sintomatici. I casi classificati come “gravi”, tuttavia, ieri sono stati in tutto nove, che è un record da quanto il primo marzo è stata rilevata la nuova ondata di contagi indotta dall’altamente trasmissibile variante Omicron. Tuttavia, la commissione sanitaria di Shanghai ha anche precisato che tutti e nove i nuovi casi gravi sono relativi a persone tra i 70 e i 93 anni, che hanno condizioni patologiche pregresse gravi come il cancro o malattie cardiovascolari e cerebrovascolari. La grande metropoli cinese, centro pulsante del commercio cinese, è entrata in un lockdown generale dal 5 aprile, dopo che era stato tentato un lockdown a due fasi nella città, che però non ha funzionato. Ogni allentamento delle politiche contro il virus è stato per ora respinto, anche l’idea di consentire ai positivi asintomatici di auto-isolarsi: tutti coloro che sono rilevati positivi vengono trasferiti in siti di quarantena. La linea è stata ribadita ieri dallo stesso Xi Jinping. “Il lavoro di prevenzione e controllo non può essere allentato”, ha affermato il presidente durante una visita all’isola di Hainan, secondo quanto ha riportato l’agenzia di stampa ufficiale Xinhua. “Le misure di controllo anti-virus devono essere implementate in stretto contatto” con le valutazioni scientifiche, ha detto ancora il numero uno di Pechino. “Vinceremo – ha detto ancora – la battaglia contro il virus se continueremo così”. Nell’intera Cina oggi sono stati registrati 29.317 contagi, nella grandissima maggioranza a Shanghai, mentre nel resto del paese i numeri sono modesti. Questo perché nella metropoli si stanno ripetendo test a tappeto, mentre in altre province non sono in corso campagne diagnostiche su ampio raggio. Lo dimostra il caso del Guangdong, dove oggi sono stati rilevati 68 casi, 47 dei quali sintomatici: si fa il tampone quando i sintomi fanno sospettare che ci sia un’infezione da coronavirus in corso. Più rilevante appare la situazione della provincia del Jilin, dove da tempo c’è un focolaio: sono stati aggiunti al bacino dei contagi 999 casi. A Shanghai sostanzialmente ora si sta adottando la politica per la quale in tutti i complessi residenziali in cui viene rilevato almeno un caso di contagio, viene imposto un nuovo tampone a tutti i residenti. Sono stati, inoltre, condotti già sette cicli di test a livello cittadino dal 3 aprile. Il lockdown generalizzato sta provocando seri problemi intermini di approvvigionamentoi di cibo e altri prodotti essenziali. Le società di delivery sono al collasso o bloccate dalle stesse regole che rendono complicato avvicinarsi ai condomini.