IIC Amsterdam: 8-9 aprile il monologo “Lu Santo Jullare Francesco”

Di Fo e Rame, recitato da Mario Pirovano

APR 6, 2022 -

Teatro Roma, 6 apr. (askanews) – L’Istituto Italiano di Cultura di Amsterdam è lieto di presentare presso la Keizersgracht Kerk, Keizersgracht 566, “Lu Santo Jullare Francesco” di Dario Fo e Franca Rame, il monologo teatrale recitato da Mario Pirovano in italiano l’8 e il 9 aprile. Il Premio Nobel, drammaturgo, regista, scrittore, illustratore ed attore Dario Fo, è noto nei Paesi Bassi più per la sua innovativa regia deI “Barbiere di Siviglia” di Rossini (messo in scena dal Nederlandse Opera negli anni ’80) che per le sue proprie opere teatrali, rappresentate e tradotte in tutto il mondo, tra cui il suo celebre “Mistero Buffo”. Molto attuale in tema di Pace e guerra “Lu Santo Jullare Francesco” viene rappresentato l’8 e 9 Aprile, nella Keizersgrachtkerk, Keizersgracht 566 Amsterdam per la prima volta in terra olandese, da Mario Pirovano, attore ed affabulatore che ha raccolto il testimone di Dario Fo e sua moglie Franca Rame ed ha tradotto in inglese le sue opere. Dalle ricerche di Dario Fo, Premio Nobel per la letteratura 1997, un memorabile lavoro sulla vita di San Francesco. Un ritratto inedito del più straordinario innovatore del pensiero cristiano, per parlarci dei grandi temi che attraversano la società contemporanea. “Lu Santo Jullàre Françesco” è un monologo in cui prende vita un’ intera serie di personaggi dell’Italia medievale: Papi e Cardinali, soldati sui campi di battaglia, contadini e venditori al mercato, monaci e cavapietre. La realtà storica e la tradizione popolare si intrecciano nel ripercorrere alcuni dei momenti più significativi della vita di Francesco: la richiesta di approvazione della Regola al Papa Innocenzo III, la predica agli uccelli, l’incontro con il lupo, la malattia agli occhi… Lavorando su leggende popolari, su testi canonici del Trecento e su documenti emersi negli ultimi cinquant’anni, Dario Fo elabora un’immagine non agiografica di san Francesco: spogliato dal mito, ritroviamo un personaggio provocatorio, coerente, coraggioso, ironico, sottolinea nella nota l’IIC. Del resto era lo stesso Francesco a definirsi “jullare di Dio”, e questo proprio negli anni in cui l’imperatore Federico II promulgava un editto contro i “Joculatores” considerandoli buffoniosceni! Dice Fo: “Della giullarata Francesco conosceva la tecnica, il mestiere e le regole assolute. “Non teneva mai prediche secondo la convenzione ecclesiastica, anzi, rifiutava l’andamento del sermone. Sappiamo pure che cantava, recitava, si muoveva con tutto il corpo, braccia, gambe, piedi, suscitando divertimento ma anche commozione fra i presenti…” “Mario Pirovano è un autodidatta di grandi qualità espressive. Per anni è stato ad ascoltare le mie esibizioni, ha seguito le lezioni e le dimostrazioni che davo ai giovani attori. Alla fine ha assimilato come un’ idrovora tutti i trucchi e la “sapienza” del mestiere al punto da poter arrivare ad esibirsi da solo con grande successo. Personalmente ho assistito ad una sua esibizione nell’Università di Firenze, facoltà di lettere. L’ ho trovato eccezionale. Soprattutto non mi faceva il verso, non mi imitava. DimoDimostrava una propria carica del tutto personale, una grinta di fabulatore di grande talento”, aveva detto Dario Fo.