Pechino a Manila: non enfatizzare disputa Mar cinese meridionale

Duterte deve mantenere un precario equilibrio tra Usa e Cina

APR 4, 2022 -

Cina-Filippine Roma, 4 apr. (askanews) – Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha oggi invitato le Filippine a non farsi coinvolgere da “interferenze” nella sua politica rispetto alla Cina e a non enfatizzare la tensione attorno alla disputa territoriale sul Mar cinese meridionale tanto da danneggiare i rapporti bilaterali. Lo riferisce il South China Morning Post. Wang ha parlato in un contro con il ministro degli Esteri filippino Teodoro Locsin nella provincia di Anhui. Il ministro cinese ha promesso una “continuità e stabilità” nei rapporti di “buon vicinato” verso Manila. L’incontro tra i ministri è venuto in un momento piuttosto delicato. Le Filippine, che il prossimo mese andranno al voto per le presidenziali, stanno tenendo in questi giorni grandi esercitazioni militari con gli Stati uniti, le più grandi in sette anni. Nel contempo, il fumantino presidente filippino Rodrigo Duterte ha detto che avrà questa settimana un colloquio virtuale con il suo “amico” presidente cinese Xi Jinping, in un tentativo di mantenere un difficilissimo equilibrio tra l’alleato storico americano e Pechino, con cui Duterte ha coltivato un dialogo molto forte durante la sua presidenza, a dispetto della disputa territoriale sul Mar cinese meridionale. “La Cina considera sempre le Filippine una priorità nella sua politica di vicinato”, ha detto ancora Wang, precisando: “Le due parti dovrebbero rimuovere le interferenze, gestire con calma e in maniera appropriata le differenze e far sì che queste ultime non incidano nella situazione complessiva delle relazioni sino-filippine”. Secondo il resoconto dato dall’agenzia di stampa Xinhua, Locsin avrebbe ridsposto che la parte filippina intende rafforzare la comunicaizone e fare sforzi congiunti con la parte cinese, avrebbe lodato Pechino come paese “responsabile” che fa da “nuovo esempio in un mondo turbolento”. Ha inoltre ringraziato per le forniture di vaccino ricevute dalle Filippine. La disputa sul Mar cinese meridionale, tuttavia, resta lì, come un macigno, nelle relazioni tra Pechino e Manila, oltre che tra Pechino e gli altri paesi coinvolti (Brunei, Malaysia, Vietnam, Taiwan). Il mese scorso le Filippine hanno formalmente protestato contro “intrusioni illegali” della marina cinese nelle sue acque e di manovre pericolose nel Mar cinese meridionale. Pechino, come di consueto, ha respinto le accuse, sostenendo di avere “i diritti sovrani e la giurisdizione” su quelle stesse acque. La Cina rivendica la sovranità su circa l’80 per cento del Mar cinese meridionale.