Il Papa riceve gruppo milanese di detenuti, rifugiati, disabili

La Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti

FEB 4, 2022 -

Papa Città del Vaticano, 4 feb. (askanews) – Papa Francesco ha ricevuto in Vaticano un gruppo di detenuti, rifugiati, ragazze madri, disabili assistiti dalla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti. “Vi ringrazio tutti perché siete un seme di speranza”, ha detto il papa, che aveva già ricevuto la fondazione nel 2018. “Voi date dei segnali che si oppongono alla cultura dello scarto, purtroppo diffusa. Invece voi cercate di costruire, con le ‘pietre scartate’, una casa dove si respiri un clima di amicizia sociale, di fraternità. Non tutto è facile – lo sappiamo -, non sono tutte ‘rose e fiori’! Ognuno di noi ha i suoi limiti, i suoi sbagli e i suoi peccati. Ma la misericordia di Dio è più grande, e se ci accogliamo come fratelli e sorelle Lui ci perdona e ci aiuta ad andare avanti”. L’obiettivo della fondazione guidata da Arnoldo Mosca Mondadori, si legge sul suo sito, è quello di rendere possibile l’espressione dei talenti e il recupero della dignità di ogni persona attraverso diversi progetti della Fondazione, tra cui “il senso del Pane”, cioè i laboratori di produzione di ostie in cui lavorano persone in stato di grande fragilità in Italia e nel mondo. “Cari fratelli e sorelle, buongiorno e benvenuti!”, ha detto Francesco, che ha poi salutato ognuno dei gruppi rappresentati, i detenuti delle carceri di San Vittore a Milano, di Opera e di Alba (“Mi congratulo per il vostro lavoro. Sono attività artigianali, e hanno anche un valore simbolico cristiano: preparare le ostie per la celebrazione eucaristica; costruire strumenti musicali con legno recuperato dalle barche dei migranti; la falegnameria, come San Giuseppe e Gesù; la produzione del vino, che è il simbolo della festa, ricordiamo le nozze di Cana!”), le persone rifugiate (“che fanno lavori di sartoria”), le ragazze madri, con i loro bambini, le persone con disabilità (“che pure collaborano a preparare le ostie e i violini”), e infine i musicisti dell’orchestra multietnica, con i direttori e il maestro Piovani che ha composto la musica per il “Violino del mare”