Putin domani chiama la Camera di Commercio italo-russa

Incontro con imprenditori, tra crisi energetica e crisi ucraina

GEN 25, 2022 -

Italia-Russia Milano, 25 gen. (askanews) – Il leader del Cremlino Vladimir Putin si collegherà domani in videoconferenza da Mosca con Milano e Roma, mentre la polveriera Ucraina sembra sempre più vicina al conflitto, mentre la Nato si prepara a schierare i suoi uomini e gli Usa chiamano a raccolta gli alleati contro il possibile “invasore” russo. L’interlocutore di Putin sarà una delegazione dei principali imprenditori e manager italiani. Evidentemente per Mosca è importante in questo momento un canale aperto con la Camera di commercio italo-russa, quindi il mondo imprenditoriale italiano. Il presidente Vincenzo Trani, finanziere della sharing economy è stato il promotore di questo incontro, coinvolgendo anche un nome chiave della finanza italiana, Marco Tronchetti Provera, nonché il Comitato imprenditoriale italo-russo che è presieduto dallo stesso amministratore delegato di Pirelli, per la parte italiana, e da Dmitry Konov, presidente del management board di Sibur holding, per la parte russa, e dove partecipano le principali aziende dei due Paesi. Incontro che non tratterà di politica, ma che guarda alla politica economica del nostro Paese. Putin negli anni passati ha varie volte ricevuto al Cremlino delegazioni imprenditoriali e Camere di Commercio straniere come quella francese ad esempio, o quella tedesca; ma sinora, a causa delle dinamiche interne locali dell’associazionismo imprenditoriale italiano a Mosca, non si era mai tenuto un incontro in tale formato. Ed è una prima assoluta negli ultimi 57 anni di vita della Camera. Indubbio sintomo di unità della rappresentanza imprenditoriale italiana a Mosca, l’incontro di domani con la Camera di Commercio Italo-Russa – in un contesto geopolitico così complesso – va però oltre: la parte russa vuole mandare un segnale chiaro agli imprenditori, alle imprese che in Russia investono (ve ne sono oltre 500 a capitale italiano di cui 400 circa rappresentate dalla CamCom) utilizzando uno dei canali di dialogo rimasti aperti, a fronte di una spaccatura sempre più netta tra Ovest ed Est del mondo. Infine le cifre. Ripresa degli scambi dopo anni di sanzioni, anni difficili e complessi per l’imprenditoria italiana in Russia. Nei primi 9 mesi del 2021, il fatturato commerciale tra Russia e Italia è stato di 20.268.625.642 dollari, con un aumento del 43,89% (6.182.720.036 dollari) rispetto allo stesso periodo del 2020. Le importazioni russe dall’Italia sono state pari a 8.748.172.556 di dollari, con un aumento del 26,48%. Numeri non trascurabili. Oltre al fatto che il dialogo è con un fornitore di energia chiave, in un contesto di aumenti dei costi che pesano non soltanto sulle aziende in Italia, ma su tutti i consumatori. “Al centro del colloquio – scriveva la CCIR in un comunicato la scorsa settimana – vi saranno il rafforzamento delle relazioni imprenditoriali ed economiche, la visione strategica degli investimenti italiani nella Federazione Russa, l’internazionalizzazione delle PMI italiane, lo sviluppo economico regionale in Russia, nonché la possibilità di dialogare al fine di estendere la collaborazione nel campo della formazione, della ricerca e dell’innovazione, anche green, dove l’Italia è principale partner in termini di tecnologia e know-how”. (di Cristina Giuliano)