Vilnius, Un mirabile Inferno. Mostra illustrazioni di Amos Nattini

GEN 18, 2022 -

Lituania Roma, 18 gen. (askanews) – La Biblioteca dell’Università di Vilnius, in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura, ha inaugurato martedì la mostra di illustrazioni dell’artista italiano Amos Nattini “Un mirabile Inferno”. Nella mostra vengono esposte le illustrazioni dell’edizione di “Inferno” di Dante, che il pittore Amos Nattini (1892-1985) ha dedicato all’allora sottosegretario agli Esteri Dino Grandi. ll progetto prende avvio da un ritrovamento avvenuto presso la biblioteca del MAECI. L’opera è costituita dai primi 17 canti dell’Inferno, stampati tramite incisione calcografica, ognuno su due tavole in carta di puro straccio di Fabriano. Il carattere utilizzato è invenzione dell’artista e nel presente allestimento si trova, a esemplificazione del testo, il Canto I. Ai canti, che sono preceduti da alcune tavole introduttive, corrispondono 16 cromolitografie (il Canto XI non è illustrato), tutte di dimensioni leggermente diverse tra di loro. Amos Nattini nasce a Genova il 1892 marzo 16. Entrato nell’orbita dannunziana, ancorche in posizione marginale, fa sue le tipiche eleganze art nouveau, rielaborandole in una sintesi interpretativa più pacata. In questo contesto comincia ad emergere prevalente la ricerca anatomica di matrice classica, abbinata allo studio sul dinamismo dei corpi. Il linguaggio nattiniano è chiaro già nel 1915, quando espone alla Permanente di Milano tre tavole ispirate alle tre cantiche della Divina Commedia. Desideroso di un confronto più organico con il testo, anche in vista della ricorrenza del sesto centenario della morte di Dante, a partire dal 1919 Nattini riprende a dipingere i canti dell’Inferno. Da questo momento e per i successivi vent’anni, l’artista si concentra sull’impresa in modo esclusivo, con dedizione certosina, impermeabile a qualsiasi distrazione. La mostra di illustrazioni di Amos Nattini “Un mirabile Inferno” rimarrà aperta al pubblico presso la Sala Bianca della Biblioteca dell’Università di Vilnius fino al 3 febbraio.