Italia-Vietnam, amb. Alessandro: ulteriore sviluppo collaborazione

Intervista al The Hanoi Times

GEN 3, 2022 -

Italia-Vietnam Roma, 3 gen. (askanews) – L’Ambasciatore d’Italia ad Hanoi, Antonio Alessandro parla al The Hanoi Times del rapporto Italia-Vietnam in una lunga intervista. “Italia e Vietnam sono legati da un’amicizia sincera e di lunga data. Dalla firma del ‘Partenariato strategico’ nel 2013, il nostro rapporto è cresciuto in modo significativo in molte aree di interesse comune come commercio e investimenti, energia e clima, difesa e sicurezza, istruzione, industrie creative, scienza e tecnologia, cultura e persone”, dice l’ambasciatore. Il “Piano d’azione 2021-2022 con visione al 2023”, adottato lo scorso maggio, “apre la strada a un ulteriore sviluppo della nostra collaborazione sia a livello bilaterale che multilaterale. Nel 2023 i nostri Paesi celebreranno il 50esimo anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche: l’Italia guarda a questo anniversario come un’occasione per riaffermare il nostro costante impegno di reciproca amicizia e cooperazione”. L’ambasciatore sottolineache “il Vietnam è una delle economie più dinamiche del mondo e l’Italia guarda con grande interesse alle opportunità che scaturiscono dai nostri rapporti commerciali e di investimento. Il Vietnam è il principale partner commerciale dell’Italia tra i paesi ASEAN con un fatturato di oltre quattro miliardi di euro all’anno”. “Le esportazioni italiane in Vietnam comprendono macchinari industriali, cibo e vino, abbigliamento, mobili, apparecchiature mediche e ottiche, prodotti cosmetici e farmaceutici. L’export vietnamita in Italia comprende prodotti elettronici, prodotti agricoli e tessili – sottolinea – Anche i settori più ‘avanzati’, come le energie rinnovabili, l’aerospazio, le smart city e i servizi digitali, offrono interessanti opportunità per ampliare ulteriormente i rapporti economici tra Italia e Vietnam”. Inoltre, “c’è un grande potenziale per fare di più grazie all’accordo di libero scambio UE-Vietnam entrato in vigore nell’agosto 2020. L’Italia sostiene un’attuazione rapida ed efficace dell’accordo che migliorerà significativamente il contesto imprenditoriale, creerà nuove opportunità, in particolare attraverso l’abbattimento delle barriere non commerciali e consolidare l’integrazione delle filiere tra Europa, Italia e Vietnam”. Per l’ambasciatore Alessandro, “c’è spazio anche per approfondire la conoscenza di ciò che Italia e Vietnam possono offrirsi vicendevolmente. A tal fine l’Italia sta investendo in una campagna di comunicazione per promuovere al meglio le eccellenze del Made in Italy. La campagna si chiama ‘L’Italia è semplicemente straordinaria: beIT’ ed è stata appena lanciata in 26 Paesi prioritari, compreso il Vietnam”. Il capo della missione diplomatica italiana ad Hanoi sottolinea anche il ruolo dell’istruzione nei rapporti tra i due Paesi, “un settore chiave delle nostre relazioni bilaterali”. “Oggi sono più di 150 gli accordi tra università e centri di ricerca italiani e vietnamiti. Prima del Covid-19, circa 400 studenti vietnamiti all’anno sceglievano l’Italia per la loro formazione accademica e anche il numero di studenti italiani che venivano in Vietnam era in aumento. Siamo fiduciosi che cresceranno di nuovo non appena la situazione sanitaria globale migliorerà”. “Il governo italiano e le università offrono numerose borse di studio per studenti vietnamiti: il Vietnam è uno dei paesi che partecipano al programma di borse di studio ‘Invest Your Talent in Italy’, che unisce istruzione accademica e formazione professionale. Il Vietnam è anche uno dei Paesi selezionati dove opera ‘Uni-Italia’, l’Agenzia italiana per l’internazionalizzazione dell’istruzione superiore italiana – aggiunge – Ci fa piacere anche il grande interesse mostrato dai vietnamiti nei confronti della lingua italiana. Ogni anno più di cento studenti vietnamiti conseguono una laurea in Italianistica presso l’Università di Hanoi e presso l’Università di Scienze Sociali e Umanistiche di Ho Chi Minh City, mentre molti altri studiano l’italiano come seconda lingua straniera in altre università. Dal 2019 l’italiano viene insegnato anche al liceo presso la Scuola di Specializzazione in Lingue Straniere di Hanoi” e “accogliamo inoltre con favore il crescente interesse del pubblico e delle istituzioni vietnamite per i metodi pedagogici italiani della prima infanzia, come Montessori e Reggio Children”. Un accenno infine al cibo e alla cucina italiana “ampiamente riconosciuta come la più apprezzata al mondo, per la qualità e la varietà dei suoi ingredienti, per la ricchezza della sua tradizione e per la sua salute. L’Italia ha il maggior numero di indicazioni geografiche protette al mondo, con ben 297 prodotti agroalimentari e 415 vini. In Vietnam l’export enogastronomico italiano vale più di 100 milioni di dollari e cresce di circa il 10% ogni anno. Nel 2020 l’Italia è diventata per la prima volta il primo esportatore di vino in Vietnam, con una quota di mercato del 25%. Cresce anche il numero dei veri ristoranti italiani”. Oltre agli scambi commerciali e legati al settore dell’istruzione “la cultura è sicuramente un ambito in cui i rapporti tra Italia e Vietnam sono più promettenti. A questo proposito ho il piacere di annunciare che le Autorità italiane hanno deciso di aprire ad Hanoi un Istituto Italiano di Cultura, che offrirà una gamma ancora più ampia di eventi e sarà anche un prezioso volano per lo sviluppo di progetti di cooperazione tra cultura italiana e vietnamita istituzioni”.