Etiopia, ribelli Tigray si ritirano dal Nord: spiraglio per tregua

Lettera del leader del Fronte di liberazione all'Onu

DIC 20, 2021 -

Etiopia Roma, 20 dic. (askanews) – I ribelli delle forze del Tigray si stanno ritirando dalle regioni vicine nel nord dell’Etiopia, lo ha riferito un portavoce delle forze tigrine, scrive Reuters, parlando di un passo verso un possibile cessate-il-fuoco dopo 13 mesi di guerra. “Riteniamo che il nostro atto di ritiro sarà decisivo per un’apertura decisa verso la pace”, ha scritto il numero uno del Fronte popolare di liberazione del Tigray che lotta contro il governo centrale in una lettera alle Nazioni unite in cui chiede una no-fly zone per aerei ostili sopra la regione, un embargo alle armi per Etiopia e l’alleato Eritrea e un meccanismo Onu per verificare il ritiro delle forze armate esterne. Debretsion ha auspicato che il ritiro delle forze tigrine dalle regioni di Afar e Amhara, costringa la comunità internazionale a garantire che gli aiuti umanitari raggiungano il Tigray, “senza usare la scusa che le nostre forze stanno invadendo” le aree vicine, ha aggiunto dal canto suo il portavoce Getachew Reda. Nella lettera all’Onu le forze ribelli chiedono anche il rilascio dei prigionieri politici, migliaia detenuti dal governo, e un’indagine internazionale per perseguire i responsabili di crimini di guerra. La settimana scorsa le Nazioni unite hanno dato il via libera per un’inchiesta indipendente sugli abusi in Etiopia.