Presidente Azerbaigian: “decisi a voltare pagina” con Armenia

Aliyev dopo un trilaterale con Pashinyan e Putin

NOV 27, 2021 -

Azerbaigian Roma, 27 nov. (askanews) – Il 26 novembre si sono svolti a Sochi i colloqui trilaterali tra il presidente della Repubblica dell’Azerbaigian Ilham Aliyev, il presidente della Russia, Vladimir Putin e il primo ministro dell’Armenia, Nikol Pashinyan. Al termine dei colloqui i leader dei tre Paesi hanno firmato una dichiarazione congiunta, il cui testo è il seguente: ‘Noi, il Presidente della Repubblica dell’Azerbaigian Ilham Aliyev, il Primo Ministro della Repubblica di Armenia Nikol Pashinyan e il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, ci siamo incontrati il 26 novembre 2021 a Sochi e abbiamo discusso dell’attuazione della Dichiarazione del 9 novembre 2020 su un completo cessate il fuoco e di tutte le ostilità nella zona del conflitto del Nagorno-Karabakh, nonché della Dichiarazione dell’11 gennaio 2021 sullo sblocco di tutti i collegamenti economici e di trasporto nella regione. Abbiamo ribadito l’impegno a un’ulteriore attuazione coerente e al rispetto rigoroso di tutte le disposizioni delle dichiarazioni del 9 novembre 2020 e dell’11 gennaio 2021 per garantire stabilità, sicurezza e sviluppo economico del Caucaso meridionale. Abbiamo convenuto di intensificare gli sforzi congiunti volti alla soluzione quanto prima possibile dei restanti compiti derivanti dalle dichiarazioni del 9 novembre 2020 e dell’11 gennaio 2021. Abbiamo preso atto dell’importante contributo del contingente di mantenimento della pace russo alla stabilizzazione della situazione e alla sicurezza nella regione. Abbiamo convenuto di adottare misure per aumentare stabilità e sicurezza al confine tra Azerbaigian e Armenia e creare una Commissione bilaterale sulla delimitazione del confine di Stato tra l’Azerbaigian e l’Armenia con la successiva demarcazione dello stesso con l’assistenza consultiva della Russia su richiesta delle parti. Abbiamo apprezzato molto le attività del Gruppo di lavoro trilaterale, istituito in conformità con la Dichiarazione dell’11 gennaio 2021, sotto la presidenza congiunta dei Vice Primi Ministri della Repubblica dell’Azerbaigian, della Repubblica di Armenia e del Vice Presidente della Federazione Russa sullo sblocco di tutti i collegamenti economici e di trasporto della regione. Abbiamo sottolineato la necessità di avviare quanto prima progetti specifici per sbloccare il potenziale economico della regione. La Federazione Russa continuerà a fornire tutta l’assistenza necessaria nell’interesse della normalizzazione delle relazioni tra la Repubblica dell’Azerbaigian e della Repubblica di Armenia, creando un’atmosfera di fiducia tra i popoli azerbaigiano e armeno, oltre a instaurare relazioni di buon vicinato nella regione’, si legge nella dichiarazione tripartita firmata. Dopo l’incontro trilaterale i leader dei tre Paesi hanno rilasciato dichiarazioni alla stampa. Il presidente Aliyev ha espresso la sua gratitudine all’omologo russo per l’incontro, nonché per gli sforzi volti a creare un’atmosfera favorevole alla risoluzione delle questioni tra Azerbaigian e Armenia. ‘È passato un anno dalla nota Dichiarazione tripartita che ha posto fine alla guerra tra i due Paesi, e quest’anno possiamo caratterizzarlo, nel suo complesso, positivamente. Vorrei cogliere ancora una volta questa opportunità per esprimere la mia gratitudine a Vladimir Vladimirovich e al Ministero della Difesa della Federazione Russa per le attività di mantenimento della pace in Karabakh. Durante quest’anno non si sono verificati incidenti gravi nell’area di responsabilità delle forze di pace russe’, ha detto il presidente Aliyev secondo un comunicato diramato dall’Ambasciata della Repubblica dell’Azerbaigian di Roma. Il presidente Aliyev ha sottolineato che quest’anno si sono svolti molti avvenimenti importanti e che questa è la seconda volta che si svolge un incontro in questo formato. ‘Non voglio ripetere ciò che ha detto Vladimir Vladimirovich sulle questioni relative alla delimitazione, demarcazione e sblocco delle arterie di trasporto’, ha spiegato il capo dello Stato dell’Azerbaigian. ‘Oggi si è svolta una conversazione molto dettagliata, direi sincera, su questi temi. Abbiamo discusso apertamente dei nostri piani, di questioni di mutuo interesse. E la cosa principale è che le decisioni che abbiamo preso in materia di risoluzione di controversie e disaccordi, credo, contribuiranno a rendere più sicura e prevedibile la situazione nel Caucaso meridionale’, ha sottolineto il leader dell’Azerbaigian. Il presidente Ilham Aliyev, inoltre ha detto che sono state discusse questioni di natura umanitaria e che l’Azerbaigian ha sempre sostenuto con coerenza l’osservanza di tutte le norme umanitarie, sia durante le ostilità che dopo. ‘Devo dire che dopo la fine delle ostilità, più di 100 militari armeni detenuti sono stati consegnati alla parte armena, incluso uno che è stato consegnato questa mattina. Un soldato ferito che ha ricevuto assistenza medica da medici azerbaigiani, nonché un civile che, smarritosi, si è perso nel nostro territorio. Cioè, siamo sempre partiti dal primato del principio umanitario e intendiamo continuare a lavorare in questa direzione. Inoltre, da parte armena, vediamo una disposizione a creare i presupposti affinché la situazione nella regione sia più prevedibile. Ho ripetutamente affermato che noi in Azerbaigian siamo determinati a voltare pagina in un confronto a lungo termine con l’Armenia, per iniziare una fase di normale interazione, e penso che sia in questo formato che stiamo raggiungendo i nostri obiettivi’, ha osservato il presidente dell’Azerbaigian. ‘La Russia per l’Azerbaigian è un amico, un partner strategico, anzi, direi, più che un partner strategico. E il livello delle relazioni di fiducia tra l’Azerbaigian e la Russia, tra l’altro, contribuisce al fatto che troviamo soluzioni con l’Armenia sulle questioni più delicate. Penso che l’esito del nostro incontro sarà un buon risultato, che non tarderà ad arrivare, e la situazione nella regione sarà più sicura e più prevedibile, ha concluso Aliyev. Come specificato dal presidente Aliyev, il presidente Putin ha parlato per primo dei dettagli delle discussioni e dei risultati raggiunti. ‘Abbiamo concordato una serie di questioni che ritengo fondamentali. La prima di queste è la creazione di meccanismi – che abbiamo deciso di attuare entro la fine di quest’anno – di demarcazione e delimitazione dei confini tra i due Stati. Spero che accada il più velocemente possibile. Non ci sono ostacoli alla creazione di questi meccanismi. La seconda cosa su cui volevo attirare l’attenzione è che c’è un momento sensibile molto importante associato alle questioni di carattere umanitario, e anche qui siamo andati avanti in modo significativo. Infine, il terzo riguarda il fatto che abbiamo parlato in modo molto dettagliato delle questioni di carattere economico, dello sviluppo dei legami economici e, soprattutto, come primo passo, dello sblocco dei corridoi di trasporto: ciò riguarda la ferrovia e la comunicazione stradale. Penso che qui dovremmo ringraziare i nostri vicepremier, che lavorano su questo tema già da molto tempo. E la prossima settimana – questo è il nostro prossimo accordo – si riuniranno a Mosca per portare alcuni risultati e annunciare le decisioni adottate che abbiamo concordato oggi’, ha riferito. Il ministero degli Esteri dell’Azerbaigian ha definito positivi i risultati dell’incontro tripartito e affermato che la dichiarazione riflette pienamente la posizione dell’Azerbaigian. ‘Nella dichiarazione è necessario sottolineare l’urgente attuazione di progetti volti a svelare le potenzialità economiche della regione tra cui l’apertura di ferrovie e autostrade. Nel periodo postbellico, l’Azerbaigian ha chiesto la piena attuazione delle dichiarazioni trilaterali, l’apertura di tutte le comunicazioni nella regione, l’inizio del processo di delimitazione tra i due Paesi e la normalizzazione delle relazioni sulla base del diritto internazionale. La parte azerbaigiana continuerà a prendere le misure appropriate per attuare i punti pertinenti, espressi nella dichiarazione datata 26 novembre, ha affermato in una nota il ministero degli Esteri dell’Azerbaigian.