Clima, Kerry: Cop26 di Glasgow potrebbe mancare l’obiettivo

Inviato Usa teme divario fra tagli emissioni promessi e necessari

OTT 14, 2021 -

Clima Roma, 14 ott. (askanews) – L’inviato Usa per il clima John Kerry ha ammesso – in una intervista all’Associated Press – che l’attesa conferenza dell’Onu sui cambiamenti climatici (Cop26) di Glasgow del prossimo mese probabilmente si concluderà con le nazioni ancora lontane dall’obiettivo dei tagli alle emissioni necessari per scongiurare aumenti delle temperature sempre più devastanti per il pianeta. Ma Kerry ha anche riconosciuto gli sforzi di Stati Uniti, Unione europea, Giappone e altri alleati in vista di questi negoziati in Scozia per sensibilizzare il mondo sui grandi tagli alle emissioni necessari. L’emissario del presidente Joe Biden ha espresso la speranza che un numero sufficiente di Paesi si unirà alla mission nei prossimi due anni. “Quando Glasgow sarà finito, sapremo chi sta facendo la sua parte e chi no”, ha detto Kerry all’Ap. Kerry ha respinto l’idea che stia cercando di abbassare le aspettative per il vertice, considerato una scadenza per i Paesi per annunciare i loro impegni per trasformare le loro economie da inquinanti a più pulite. Kerry e altri hanno annunciato il vertice di Glasgow come “l’ultima, migliore possibilità” per dare slancio ai tagli alle emissioni, agli investimenti nelle energie rinnovabili e agli aiuti ai Paesi meno ricchi per limitare il riscaldamento a 1,5 gradi Celsius. “Speriamo di avvicinarci molto ai nostri obiettivi sulle emissioni, anche se ci sarà un divario e dobbiamo essere onesti sul divario e utilizzarlo come ulteriore motivazione per continuare ad accelerare il più velocemente possibile”, ha detto Kerry.