Uzbekistan verso il voto: “Sanciti i principi della democrazia”

Sattarova: Costituzione definisce principi democratici moderni

OTT 4, 2021 -

Uzbekistan Roma, 4 ott. (askanews) – La Costituzione della Repubblica dell’Uzbekistan e il sistema legislativo nazionale sanciscono “i principi e le istituzioni fondamentali della democrazia diretta”. E’ quanto sottolinea la responsabile del dipartimento dell’Istituto per gli Affari legali e gli studi parlamentari del Paese, Gulnar Sattarova, in vista delle elezioni presidenziali del 24 ottobre 2021. “Oggi possiamo certamente affermare che le norme e i principi democratici stabiliti dalla legislazione nazionale della Repubblica dell’Uzbekistan sono indissolubilmente legati ai moderni principi democratici internazionali e si stanno sviluppando intensamente sulla base dell’arricchimento e dell’armonizzazione reciproci”, precisa. Ricordando che “la democrazia diretta in Uzbekistan si manifesta in periodiche elezioni tenute nel paese e consente la partecipazione diretta dei cittadini alla formazione del sistema di potere pubblico”, Sattarova ricorda che la Costituzione uzbeka ha definito “diversi principi fondamentali dello svolgimento delle elezioni”, che sono “parte integrante della democrazia moderna”, come “la parità di diritto elettorale”, le “elezioni dirette”, il “diritto elettorale universale” e il “voto segreto”. La Costituzione, sottolinea Sattarova, sancisce il “principio della parità di diritto elettorale”, per cui un voto “è uguale al voto di qualsiasi altro elettore”. In secondo luogo, le “elezioni dirette” consentono ai cittadini, “senza intermediari”, di “votare per la persona che conoscono e di cui si fidano pienamente per governare il loro Paese”. In base al diritto elettorale universale, inoltre, “tutti i cittadini maggiorenni, indipendentemente dall’origine, dallo stato sociale e patrimoniale, dalla razza e dalla nazionalità, dal sesso, dall’istruzione, dalla lingua, dall’attitudine alla religione, dal tipo e dalla natura dell’occupazione, hanno il diritto di partecipare alle elezioni”. Grazie al voto segreto, infine, è fatto “divieto” di “qualsiasi controllo” e “di esercitare pressioni sull’attuazione del voto” stesso. Ma anche “il sistema di autogoverno locale dell’Uzbekistan, i cui fondamenti sono posti dalla Costituzione, si fonda sui principi della democrazia diretta attraverso le elezioni”, insiste Sattarova. Così come “un’altra forma di democrazia diretta in Uzbekistan” è “il referendum”. A tal proposito, l’esperta uzbeka ha ricordato che la prima legge sul referendum della Repubblica dell’Uzbekistan è stata adottata prima dell’adozione della Costituzione nel 1991, per poi essere rivista in una nuova edizione nel 2001. “Ogni cittadino della Repubblica dell’Uzbekistan che abbia compiuto il diciottesimo anno di età entro il giorno o nel giorno del referendum ha il diritto di partecipare. Votare in un referendum è sempre segreto, la procedura o lo svolgimento sono simili alle elezioni”. Secondo Sattarova, inoltre, “piattaforme di discussione elettroniche” hanno permesso di “migliorare e semplificare significativamente la partecipazione della popolazione alla discussione delle questioni più importanti della pubblica amministrazione”. È in questo formato che è stata presentata per la discussione nazionale “la bozza di Strategia per le cinque aree prioritarie di sviluppo della Repubblica dell’Uzbekistan nel 2017-2021″, un documento di programma che ha definito una nuova fase di sviluppo socio-politico, socio-economico del nazione”. “La strategia d’azione”, commenta ancora Sattarova, “è stata ampiamente discussa in incontri con la popolazione delle regioni, tavole rotonde, televisione, radio e stampa. Suggerimenti e raccomandazioni della popolazione sul progetto di Strategia sono stati accettati online sul sito web strategy.regulation.gov.uz”. Oggi in Uzbekistan esiste inoltre una piattaforma elettronica aperta sul portale per la discussione delle bozze di atti normativi (regulation.gov.uz), che prevede, tra gli altri compiti, l’introduzione di meccanismi di interazione con il pubblico, la comunità imprenditoriale, il mondo accademico e le istituzioni della società civile, compreso il feedback nel quadro dell’attuazione degli atti legislativi adottati. Un’altra manifestazione degli elementi della democrazia diretta è “l’istituzione delle petizioni”. “Il primo meccanismo di petizione elettronica in Uzbekistan – ‘Mening fikrim’ – è stato lanciato il 20 aprile 2018. Il presidente Shavkat Mirziyoyev è l’iniziatore dell’introduzione di questo tipo di ricorso elettronico collettivo come meccanismo avanzato di democrazia”, precisa Sattarova, ricordando che ‘Mening fikrim’ ha lo scopo di garantire un’ampia partecipazione della popolazione, dei cittadini e dei deputati al processo di discussione dei progetti di legge. “Tutte le proposte e i commenti ricevuti dai cittadini attraverso il portale Mening fikrim”, conclude Sattarova, “devono essere necessariamente presi in considerazione dal Parlamento o dai Kengashes (Consigli) dei deputati del popolo. Tutto questo è pensato per servire l’attuazione di un obiettivo prioritario: le persone dovrebbero essere l’unica fonte e autore della legge”.