Dall’Ue il programma Alma, l’Erasmus “per chi non ce la fa”

Consisterà in un periodo di lavoro in un altro Stato membro dell'Ue

SET 15, 2021 -

Dall'Ue il programma Alma Strasburgo, 15 set. (askanews) – La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato oggi a Strasburgo, durante il suo discorso “sullo stato dell’Unione” davanti alla plenaria dell’Europarlamento, una nuova iniziativa, una sorta di nuovo programma Erasmus, per “i giovani che non ce la fanno”, che non studiano e non hanno lavoro: si chiamerà “Alma”, e consisterà in un periodo di lavoro in un altro Stato membro dell’Ue. “Dobbiamo fare in modo che la prossima generazione possa costruire il proprio avvenire. È una generazione di giovani con un alto livello di istruzione, dotati di grandi talenti e fortemente motivati. Una generazione che si è sacrificata molto per salvaguardare la sicurezza degli altri”, ha detto von der Leyen. “Di solito – ha osservato la presidente della Commissione -gli anni della giovinezza rappresentano un momento di scoperta: si vivono nuove esperienze, si trovano gli amici di una vita, si individua il proprio cammino. Cosa è stato chiesto invece ai giovani d’oggi? Di rispettare le distanze sociali, di isolarsi e di seguire i corsi da casa. E questo per più di un anno”. “Perciò, tutto quello che facciamo, dal Green Deal a ‘Next Generation EU’, è finalizzato a proteggere il loro futuro. Ma dobbiamo stare attenti – ha continuato von der Leyen – a far sì che non vi siano nuovi intoppi, perché l’Europa ha bisogno di tutti i suoi giovani. Dobbiamo incoraggiare – ha sottolineato – coloro che non ce la fanno, coloro che non hanno lavoro, coloro che non seguono corsi di studio o di formazione. A loro – ha annunciato – offriremo un nuovo programma: Alma”. Il programma Alma (che in spagnolo significa Anima) “darà a questi giovani la possibilità di avere un’esperienza professionale temporanea in un altro Stato membro. Perché anche loro meritano di vivere un’esperienza come Erasmus, per acquisire competenze, creare legami e forgiare la loro identità europea”, ha spiegato la presidente della Commissione.