Berlusconi chiede un grande piano Marshall dell’Ue

Bene Mattarella, Europa rifletta: sicurezza non più appaltata agli Usa

SET 4, 2021 -

Afghanistan Roma, 4 set. (askanews) – Dopo i fatti dell’Afghanistan l’Europa deve riflettere sul suo ruolo internazionale: lo ha scritto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in un intervento pubblicato dal Corriere della sera nel quale propone di lanciare un “grande piano Marshall” europeo per il Paese mediorientale. “Io credo – ha scritto – che anche noi come europei proprio alla luce di questi fatti dovremmo fare una nostra riflessione approfondita, proprio nello spirito del recente appello del capo dello Stato, che condivido in toto – sia sul futuro della nostra politica verso l’Afghanistan e l’intero Medio Oriente – sia sulla capacita dell’Europa di essere protagonista della politica mondiale”. Se in passato non c’è stato un approccio comune forte alla politica estera e di sicurezza, “è accaduto per diverse ragioni, ma la prima e più importante – ha osservato Berlusconi – è che abbiamo appaltato forse con un po di superficialità e – diciamolo pure, di convenienza – la nostra totale difesa al grande alleato americano, che con il suo ampio ombrello ci ha protetto, difeso e tranquillizzato”. “Non immagino naturalmente – ha precisato l’ex premier – che gli Stati Uniti abbandoneranno l’Europa al suo destino nel futuro prevedibile: forse però agiranno in modo diverso, meno garantito e magari un po più distaccato. In una parola: le priorità geopolitiche mondiali si evolvono. Gli Stati Uniti sono costretti a riorientare la loro politica estera, oggi più diretta a fronteggiare il pericolo egemonico ed espansionista cinese. L’Europa e gli europei devono quindi da un lato rendersi conto appieno di questo fenomeno e dall’altro assumere decisioni conseguenti”. Il leader di FI ha proposto di lanciare “tutti insieme, noi, Paesi membri dell’Unione, un grande piano europeo per l’Afghanistan. Un grande piano che abbracci iniziative a tutto campo, in tutti i settori essenziali: politico-diplomatico; assistenza umanitaria; difesa e sicurezza; cooperazione economica e sociale. Offriamo speranza ed asilo a chi lo sta cercando affannosamente in questi tragici momenti; lavoriamo per garantire dei corridoi umanitari; condividiamo realmente una solidarietà europea, naturalmente mantenendo sempre alto il livello di allerta contro il rischio terrorismo; facciamo sentire il peso dell’Europa, convocando un Consiglio europeo straordinario; agiamo in tutti i fori internazionali (Onu in testa) con posizioni comuni; soprattutto iniziamo a mettere in cantiere una reale ed effettiva politica di difesa comune dei confini esterni dell’Unione. Adottiamo posizioni comuni nei consessi economici multilaterali per dare sostegno alla popolazione afghana”. “Lavoriamo – ha scritto fra le altre cose Berlusconi – perché l’Europa non sia marginale ma protagonista nel mondo, quale portatrice dei più alti valori della persona, del rispetto delle libertà e dei diritti umani. Partiamo da questa immane tragedia, per varare un grande Programma europeo di aiuto e sostegno. Cosi l’Europa sarà all’altezza del suo compito e così avremo dimostrato la nostra forza e il peso delle nostre idee”. Bar/Pie