Cosa ha detto Di Maio su Europa, terrorismo e profughi

Il ministro è in partenza per Uzbekistan, Tagikistan, Qatar e Pakistan

SET 3, 2021 -

Afghanistan Roma, 3 set. (askanews) – “Dalla riunione dei ministri degli Esteri dell’Unione europea avuta oggi è emersa una linea chiara e comune di tutti i 27 stati membri: prima di tutto lavorare per contrastare la proliferazione del terrorismo, in particolare in Afghanistan, che non può diventare un territorio dove prolifera il terrorismo, la base delle cellule terroristiche”, ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in partenza dalla Slovenia per una missione in Uzbekistan, Tagikistan, Qatar e Pakistan. “Non è solo una questione prioritaria di protezione del popolo afgano e della regione ma anche del popolo europeo, dell’Unione europea e dei rischi connessi al terrorismo”, ha aggiunto. La seconda priorità è la tutela dei diritti umani, dei diritti delle donne, dei traguardi “raggiunti negli ultimi 20 anni”, ha spiegato. La terza priorità è la “creazione di un governo inclusivo e la quarta il pieno accesso delle agenzie umanitarie e delle ong in Afghanistan”. E quinto “importantissimo permettere ai cittadini afgani che vogliono lasciare l’Afghanistan un passaggio sicuro”. “Nelle prossime ore – ha proseguito – partirò per un viaggio nella regione, in Uzbekistan, Tagikistan, Qatar e Pakistan, l’obiettivo che stiamo portando avanti come Italia è di aiutare il popolo afgano e i Paesi confinanti lì. Fare in modo di poter gestire in loco i flussi migratori, avere la possibilità di gestire quello che può diventare un esodo di massa verso l’Europa. Dobbiamo evitarlo e dobbiamo farlo sostenendo progetti Onu e progetti italiani”. “Siamo pronti a convertire i fondi che usavamo per la formazione dell’esercito afgano in progetti di formazione allo sviluppo con il Pakistan, con il Tagikistan, con l’Uzbekistan, con altri Paesi della regione per gestire le migliaia di cittadini afgani che stanno lasciando il Paese verso i Paesi confinanti”, ha sottolineato. “Anche l’Unione europea – ha aggiunto – dovrà necessariamente essere presente in Afghanistan e nella regione per tutelare il popolo afgano e anche gli interessi dei Paesi limitrofi che si preparano a gestire una crisi molto complicata e non possono essere lasciati soli”. Dmo/Pie