Schiavone: denso programma Cgie fino a fine mandato

Progetti radiotelevisivi e pubblicazione studi di ricerca

AGO 12, 2021 -

Italiani all'estero Roma, 12 ago. (askanews) – “Il Cgie ha la volontà di continuare il proprio lavoro fino al termine del mandato che scade l’anno prossimo. Almeno nel primo semestre dell’anno e per quell’appuntamento abbiamo programmato diverse attività”. Lo ha detto Michele Schiavone, segretario generale del Consiglio generale degli italiani all’estero (Cgie), intervenendo ad una videoconferenza stampa. “Sono già previste dal 6 al 17 settembre nell’ambito di ‘storie in movimento’ 10 puntate trasmesse da Rai 3. Successivamente abbiamo anche programmato un altro documentario su testimonianze del periodo del Covid realizzato da un operatore Rai che presenteremo in parlamento verso metà ottobre”, ha spiegato il numero uno del Cgie. “A questi progetti radiotelevisivi, si aggiunge l’appuntamento clou sul quale abbiamo lavorato negli ultimi cinque anni che è la conferenza Stato-Regioni-Province autonome-Cgie che ha già istituito la propria segreteria. I lavori preparatori sono già stati svolti e da oggi siamo chiamati a definire con la cabina di regia le modalità per realizzarla e soprattutto i tempi. Questo avverrà entro la fine del 2021. Serve ancora definire i passaggi, se farla in videoconferenza o in presenza oppure in una formula mista”, ha spiegato Michele Schiavone. “A questo appuntamento si aggiungono altri studi di ricerca. Abbiamo avviato studi di ricerca con il Cnr e con alcune università in giro per il mondo per aggiornare la storia delle migrazioni italiane in tutti i continenti. Sono dei volumi che saranno pubblicati da alcune università, soprattutto negli Stati Uniti. A queste si aggiunge uno studio compiuto da una università in Australia sul confronto statistico sulla partecipazione alle elezioni per il rinnovo del parlamento italiano nel 2018 e la partecipazione al referendum del settembre 2020”, ha proseguito il segretario generale. “L’anno scorso abbiamo stipulato un accordo con il museo nazionale dell’Emigrazione italiana di Genova che si aprirà, l’anno prossimo, Covid permettendo. In vista dell’apertura noi pensiamo che sia giusto mettere in rete tutti i musei nazionali per fare in modo che l’offerta museale sulle migrazioni italiane venga promossa in tutto il Paese. Penso che il Cgie abbia svolto il proprio lavoro nel modo migliore”, ha aggiunto ancora Michele Schiavone. “Altri lavori di ricerca riguardano anche le nuove forme di mobilità circolari, i rientri in Italia di italiani che hanno maturato esperienze all’estero e anche un progetto di ricerca sulle famiglie di nuova emigrazioone e il loro insedimanento nei Paesi di nuovo insediamento. Per finire c’è l’apertura del nuovo portale del Cgie che vedrà la luce nella prima parte di settembre rinnovato con applicazioni e modalità adeguate al tempo”, ha concluso il segretario generale del Cgie.