Uzbekistan, ministri Asia centrale e meridionale: più cooperazione

Le conclusioni della conferenza tenuta a Tashkent

LUG 19, 2021 -

Uzbekistan Roma, 19 lug. (askanews) – Al termine della due giorni di lavori a Tashkent, in Uzbekistan, della conferenza internazionale “Asia centrale e meridionale: connettività regionale. Sfide e opportunità”, i ministri degli Esteri dei Paesi coinvolti hanno confermato la “necessità di rafforzare la cooperazione nei settori dell’economia, degli investimenti, dell’energia e dell’innovazione tecnologica, soprattutto nell’ambito delle tecnologie ‘verdi’”, anche alla luce dei progressi fatti propri grazie a progetti e iniziative in questi settori. Stando a quanto si legge nel comunicato congiunto diffuso al termine della conferenza del 15 e 16 luglio, i ministri hanno quindi “incoraggiato la cooperazione nello sviluppo e nell’uso del potenziale di transito e logistica dell’Asia centrale e meridionale attraverso l’espansione delle infrastrutture di trasporto e comunicazione”, ma anche con la creazione di “nuovi corridoi di trasporto internazionale che aprano rotte convenienti e sicure verso i porti marittimi”. Nel comunicato si sottolinea “l’importanza del ruolo dell’Afghanistan come ‘ponte regionale’ per la connettività tra l’Asia centrale e meridionale” per cui i ministri hanno sollecitato “lo sviluppo economico dell’Afghanistan attraverso l’attuazione di progetti regionali congiunti”. Altrettanta importanza è stata riconosciuta alla necessità di meglio coordinare l’adozione di “piattaforme digitali attraverso le tecnologie dell’informazione nei settori del commercio internazionale, della regolamentazione doganale e dei trasporti, delle attività bancarie e finanziarie, così come della sanità, dell’istruzione, della scienza e della cultura, garantendo allo stesso tempo la sicurezza informatica a tutti i paesi”. Centrale è stata anche la questione ambientale, con i ministri che hanno “sottolineato l’importanza di condividere esperienze e risposte di sviluppo congiunto alle questioni ambientali e di gestione delle calamità naturali, valutando anche iniziative di cooperazione che possano contribuire alla protezione dell’ambiente e degli ecosistemi”.