La proposta dell’Ue sui brevetti dei vaccini

Licenze volontarie e transfer di tecnologie e produzione

GIU 9, 2021 -

La pandemia Bruxelles, 9 giu. (askanews) – Nel contesto del dibattito in corso a livello internazionale sulla possibilità di sospendere i brevetti sui vaccini anti-Covid, per favorirne la produzione e la diffusione soprattutto nei paesi più poveri, la Commissione europea ha predisposto una proposta per l’Organizzazione mondiale del Commercio (Wto) che punta tutto, invece, sulle licenze volontarie e sulla cooperazione con l’industria per il trasferimento volontario di tecnologie e capacità industriale. L’Ue sollecita anche una precisazione delle condizioni di emergenza in cui si può comunque ricorrere alle “licenze obbligatorie”, che sono già previste, nel quadro della Wto, dagli accordi Trps sulla tutela della proprietà intellettuale. E’ quanto ha affermato oggi a Strasburgo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante il dibattito nella plenaria del Parlamento europeo sull’ultimo vertice Ue di maggio e sul vertice internazionale di Roma sulla salute. “Quando l’amministrazione degli Stati Uniti ha annunciato quello che pensava” sulla questione della sospensione temporanea dei brevetti per i vaccini anti-Covid, nell’ambito degli accordi Trips, “abbiamo detto che eravamo aperti alla discussione. Adesso, appena quattro settimane dopo, abbiamo presentato una nuova iniziativa commerciale globale alla Wto con l’obiettivo di fornire un accesso più equo a vaccini e terapie”, ha detto von der Leyen. “Questa iniziativa – ha spiegato la presidente della Commissione – ha tre elementi: innanzitutto, vogliamo mantenere aperte le catene di approvvigionamento ed eliminare le restrizioni alle esportazioni per i vaccini e per tutti gli input necessari per produrli; in secondo luogo, vogliamo contribuire ad aumentare la produzione, non solo in Europa, ma anche in Africa; e infine, vogliamo garantire il necessario trasferimento di tecnologie e know-how nelle situazioni di emergenza”. “Vorrei essere molto chiara: la proprietà intellettuale – ha sottolineato a questo punto von der Leyen – deve essere protetta. E le licenze volontarie sono il modo più efficace per facilitare l’espansione della produzione. Questa valutazione – ha ricordato – è stata ribadita al ‘Global Health Summit’ di Roma dai vertici del G20”. “Tuttavia – ha osservato ancora la presidente della Commissione -, in un’emergenza globale come una pandemia, la concessione di licenze obbligatorie può essere uno strumento legittimo per aumentare la produzione laddove la cooperazione volontaria fallisca. Ecco perché, insieme alla Wto, vogliamo chiarire e semplificare l’uso delle licenze obbligatorie in tempi di emergenze nazionali. Questa proposta è stata discussa ieri. Sappiamo che il tempo è essenziale”, ha concluso von der Leyen. Loc/Int9