Usa, Bastoni contro i serpenti per aerei parcheggiati nel deserto

La Cnn racconta la storia degli A-380 Qantas a terra causa Covid

GIU 4, 2021 -

Trasporti aerei Milano, 4 giu. (askanews) – Bastoni per proteggere dai serpenti a sonagli gli aerei (e i futuri) passeggeri della Qantas, temporaneamnete parcheggiati nel deserto del Mojave, in California (Usa) in seguito alla crisi dovuta alla pandemia di Covid-19. La storia la racconta la Cnn sul suo sito internet. Dall’inizio della pandemia – scrive la giornalista Karla Cripps – migliaia di aerei delle compagnie aeree di tutto il mondo sono stati bloccati a terra e molti di essi sono stati temporaneamente sistemati nel deserto, dove il clima caldo e arido crea le condizioni ideali per la loro conservazioni. Da quelle parti, tuttavia, girano anche centinaia di micidiali serpenti a sonagli che amano crogiolarsi fra le ruote, all’ombra dei grossi aeroplani. Allo scopo di evitare di trovarsi a bordo “passeggeri indesiderati” una volta che gli aerei dovranno tornare in volo, la compagnia aerea australiana Qantas ha dotato i propri tecnici e ingegneri, incaricati di verificare periodicamente lo stato degli aerei, di ‘wheel whacker’, manici di scopa per proteggersi dai serpenti; basta battere sulle ruote e fare rumore per spaventarli e farli allontanare. Ogni aereo ha il proprio ‘wheel whacker’; prima di procedere all’ispezione del carrello di atterraggio, i tecnici camminano intorno all’aereo battendo i piedi in terra e le ruote con il bastone per spaventare eventuali serpenti addormentati e gli scorpioni. Semplice ma funzionale. Quando è scoppiata la pandemia, a causa del crollo dei voli, molti aerei, soprattutto i più grandi come gli Airbus A-380, dopo il drenaggio dei fluidi e con le necessarie protezioni, sono stati parcheggiati in luoghi come il deserto del Mojave. Quando l’emergenza sarà dichiarata finita, però, gli aerei torneranno in volo e dovranno essere in perfetta efficienza, ecco perché, anche se sono momentaneamente a terra, il loro stato viene costantemente monitorato. Anche contro le incursioni di possibili “clandestini striscianti”. .