Turchia fuori da Convenzione Istanbul, Amnesty appoggia mobilitazione donne

Previste azioni in tutto il mondo

MAG 11, 2021 -

Roma, 11 mag. (askanews) – Oggi è in programma una giornata mondiale di azione per protestare contro la decisione del presidente truco Recep Tayyip Erdogan di ritirare l’adesione della Turchia dal fondamentale trattato internazionale sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica.

Le manifestazioni, previste sia online sia in piazza in occasione del decimo anniversario della Convenzione di Istanbul, sono state organizzate da gruppi di donne e gruppi sui diritti umani in tutto il mondo.

“A dieci anni esatti dalla firma, le donne chiedono con una sola voce che le autorità turche rivedano una decisione che metterà in pericolo la sicurezza e persino le vite di milioni di donne e ragazze”, ha dichiarato Agnès Callamard, segretaria generale di Amnesty International.

“Da quando il presidente Erdogan ha annunciato, settimane fa, la propria decisione di ritirare il paese dalla Convenzione di Istanbul, le donne in Turchia e in tutto il mondo si sono unite in maniera compatta. Invece di essere intimorite, hanno come subito uno stimolo. Le persone parlano della Convenzione e ne comprendono l’importanza, come mai finora”, ha proseguito Agnès Callamard.

A marzo, il presidente Erdogan ha annunciato in un decreto presidenziale il ritiro della Turchia dalla Convenzione di Istanbul. La decisione entrerà in vigore dal 1° luglio ma una campagna sta chiedendo alle autorità turche di rivedere la decisione.

Amnesty International è preoccupata che il ritiro della Turchia rappresenti solo la punta di un iceberg di pericoloso populismo. Attraverso una visione distorta a e antiquata dei “valori familiari”, molti governi europei cercano di riportare indietro i diritti delle donne e delle persone Lgbti+.

A sostegno delle voci delle donne turche e di tutto il mondo è arrivata una forte condanna alla decisione di ritirarsi da parte di leader mondiali, tra cui Joe Biden e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

Nonostante i lockdown in corso in numerosi paesi in alcune capitali sono in programma manifestazioni in piazza, mentre altre manifestazioni virtuali si svolgeranno sui social, dove si potrà manifestare la propria solidarietà con donne e ragazze turche indossando abiti viola.

“La Convenzione di Istanbul ha costituito nei suoi dieci anni di storia uno strumento fondamentale che ha aiutato a proteggere le donne dalla violenza. Un ritiro determinerebbe incertezze, timori e un pericolo concreto per milioni di donne e ragazze turche”, ha aggiunto Agnès Callamard.

“Donne e ragazze in tutto il mondo subiscono minacce di violenza ogni giorno. Questo è il motivo per cui la ratifica della convenzione di Istanbul è così importante e la ragione per la quale la solidarietà internazionale per proteggerla è così fondamentale”, ha concluso Agnès Callamard.