Germania pronta a restituire alla Nigeria nel 2022 i bronzi del Benin

Saccheggiati a fine XIX sec, sono sparsi in vari musei europei

APR 30, 2021 -

Roma, 30 apr. (askanews) – La Germania diventerà il primo Paese a restituire i bronzi del Benin saccheggiati dai soldati britannici alla fine del XIX secolo, dopo che il ministro della Cultura, Monika Gruetters, ha annunciato che avrebbe iniziato a restituire alla Nigeria una parte “sostanziale” dei manufatti conservati nei suoi musei dal prossimo anno.

“Ci assumiamo la nostra responsabilità storica e morale di fare luce e lavorare sul passato storico della Germania”, ha detto Gruetters, citata dal Guardian, dopo che esperti di musei e leader politici tedeschi hanno raggiunto un accordo ad un apposito vertice giovedì. La Germania presenterà una tabella di marcia vincolante per gli aspetti legali e logistici del processo di restituzione entro la fine di giugno, con i primi oggetti da consegnare nel 2022, ha spiegato il ministro, membro della Cdu di Angela Merkel.

I bronzi, che furono saccheggiati da soldati e marinai britannici in una spedizione punitiva a Benin City nel 1897, furono successivamente venduti a musei in Europa e Nord America. La più grande collezione di bronzi del Benin è detenuta dal British Museum, ma circa 1.100 manufatti sono finiti nei musei tedeschi di Amburgo, Colonia, Stoccarda, Lipsia e Dresda.

Almeno 440 sono conservati nella collezione del Museo Etnologico di Berlino e dovevano essere esposti questo autunno all’Humboldt Forum, un museo di arte non europea di recente apertura nel centro della città.

La decisione di restituirli è stata facilitata anche dal fatto che i bronzi potranno essere consegnati a un ente politicamente neutrale, il neo fondato Legacy Restoration Trust. Sia il governo nigeriano che la famiglia reale del Benin in passato ne hanno rivendicato i manufatti.

I bronzi potrebbero in futuro essere ospitati all’Edo Museum of West African Art, un nuovo museo a Benin City progettato dall’architetto ghanese-britannico David Adjaye. La Germania promette di contribuire a finanziare un padiglione per contenere i manufatti restituiti fino al completamento del museo nel 2025.