Schiavone (Cgie): per elezioni Comites serve un piano B

"Cosa impedisce al governo di adottare proposte del Cgie?"

APR 27, 2021 -

Roma, 27 apr. (askanews) – Per le prossime elezione dei Comites, che il governo ha fissato per il 3 dicembre prossimo, “sarebbe utile, nella situazione attuale, prevedere un piano B, per sapere come faranno i Paesi colpiti dall’epidemia a partecipare, e soprattutto per le modalità di voto”: lo ha dichiarato Michele Schiavone, segretario del Consiglio generale degli Italiani all’estero, riferendo sul recente incontro con il Sottosegeratrio agli Esteri Benedetto della Vedova.

“Auspichiamo che il più presto possibile ci sia un programma complessivo che parta dalla comunicazione, su cui il Maeci sta già lavorando: parliamo del rinnovo di 101 Comites ai quali dovrebbero aggiungersene un 12 di nuovi, in particolare dell’Asia e del Medio Oriente”, ha continuato Schiavone.

“Il Cgie ha approvato da tempo delle proposte e oggi ci rendiano conto che alcuni parlamentari si sono ispirati a questi documenti e ne hanno fatto tesoro, li hanno presentati con qualche modifica e a questo punto ci chiediamo che cosa osta al governo per poterli assumere e farne strumenti legislativi”, ha insistito il Segretario del Cgie.

“Occorre andare alle prossime elezioni con delle leggi riformate, altrimenti rischieremo di avere dei rappresentanti dimezzati non solo nel ruolo, ma anche nella credibilità delle istituzioni: la rappresentanza italiana all’estero deve essree posta allo stesso livello dell altre rappresentanze: abbiamo bisogno di una svolta. Se l’Italia si rilancerà abbiamo l’obbligo di rilanciare anche le comunità italiane all’estero, che non sono marginali ma sono il fulcro della vita di comunità in tutto il mnodo che danno lustro al sistema italiani nel mondo”, ha concluso Schiavone.