Romania, industriali italiani e sindacati insieme per vaccinazioni

Confindustria Romania "esporta" il progetto "Fabbriche di comunità"

MAR 25, 2021 -

Roma, 25 mar. (askanews) – Il Progetto di Confindustria “Fabbriche di Comunità” a Supporto del Piano nazionale di vaccinazioni, supera i confini italiani e viene interpretato e adottato anche da Confindustria Romania, la più grande rappresentanza internazionale di Confindustria Est Europa che rappresenta da 20 anni i maggiori investimenti italiani in Romania.

Il Protocollo di collaborazione per la sicurezza di imprenditori, manager e lavoratori di fronte alla pandemia da Covid-19, siglato tra Confindustria Romania e la Federazione Sindacale di lavoratori NCS Cartel Alfa, ha già prodotto innumerevoli azioni a favore delle imprese e dei lavoratori per contrastare i disagi causati dalla pandemia. Adesso arriva anche la convergenza progettuale sul tema delle vaccinazioni. “Siamo rimasti positivamente colpiti dall’iniziativa di Confindustria in Italia e condiviamo il pensiero del presidente Bonomi che evidenzia come la ripresa economica debba passare attraverso una campagna vaccinale che interessi il maggior numero di persone ma anche che venga svolta nel minor tempo possibile – ha dichiarato il presidente della rappresentanza confindustriale in Romania, Giulio Bertola – Naturalmente abbiamo dovuto interpretare il progetto contestualizzandolo al Paese, tenendo in considerazioni vari fattori, come quello che in Romania, i protocolli di vaccinazione sul posto di lavoro sono già attualmente allo studio da parte del Comitato direttivo nazionale per le attività di vaccinazione COVID-19 (CNCAV)”.

“Un altro tema, peraltro discusso in ogni Paese, è sempre quello della quantità di vaccini disponibili per impostare una logistica generale, che permetta di somministrare una numerica di vaccinazioni tali da permetterci, nel minor tempo possibile, di raggiungere l’immunità di gregge, spesso citata da molti virologi”, aggiunge Bertola. La sinergia tra Confindustria Romania e la Federazione sindacale di lavoratori NCS Cartel Alfa, ispirandosi alla best pratices italiana, ha già mosso la macchina organizzativa nel Paese, attivando una complessa procedura che ha previsto una sequenza di azioni fondamentali: assicurarsi la disponibilità degli operatori sanitari già autorizzati a somministrare il vaccino per recarsi successivamente presso le aziende, raccogliere la disponibilità da parte delle aziende associate per valutare la possibilità di rendere disponibili specifiche aree adatte alla somministrazione dei vaccini e attivare un dialogo diretto con il ministero della Sanità per manifestare la loro disponibilità a dare un contributo concreto alla Campagna nazionale di vaccinazioni.