Usa-Giappone, patto contro Pechino: difenderemo la stabilità della regione

Azione della Cina "coercitiva", "no a modifiche status Senkaku"

MAR 16, 2021 -

Roma, 16 mar. (askanews) – Il segretario di Stato Usa Antony Blinken e il capo del Pentagono Loyd Austin hanno confermato oggi alla controparte giapponese – Toshimitsu Motegi e Nobuo Kishi – l’impegno “incrollabile” degli Stati Uniti a rafforzare l’alleanza bilaterale con il Giappone, esprimendo “serie preoccupazioni” per il comportamento “coercitivo” della Cina nella regione e in altre aree del mondo. Nella prima missione all’estero della nuova amministrazione Usa di Joe Biden, i due ministri di Washinghton hanno raggiunto Tokyo, una scelta non casuale, con l’obiettivo di inviare un messaggio esplicito alla Cina, sempre più aggressiva sullo scacchiere internazionale: Stati Uniti e Giappone hanno capacità, piani e concetti operativi per fornire un deterrente credibile nei confronti di Pechino e di chiunque intenda attaccare i loro interessi nazionali.

Durante il loro incontro nella capitale giapponese, Kishi ha ribadito la tesi che la prima visita oltremare del capo del Pentagono “rappresenta un messaggio forte che riflette la solidità dell’alleanza nippo-americana”. Da parte sua, il segretario alla Difesa Usa, nelle sue osservazioni di apertura, ha affermato che l’alleanza tra Stati Uniti e Giappone costituisce la pietra angolare per preservare una regione indo-pacifica libera e aperta e contrastare le minacce alla stabilità.

In una dichiarazione congiunta, Blinken, Austin e le controparti giapponesi, Motegi e Kishi hanno espresso “serie preoccupazioni” per il comportamento della Cina a Hong Kong, nello Xinjiang e in altre regioni del pianeta, nonché “sui recenti sviluppi dirompenti nella regione, come la legge della Guardia costiera cinese”.

La legge della Guardia costiera implementata il primo febbraio scorso ha sollevato preoccupazioni in Giappone poiché le navi della Guardia costiera cinese si sono ripetutamente introdotte nelle acque giapponesi intorno all’arcipelago delle Senkaku nel tentativo apparente di minare il controllo di Tokyo.

Secondo l’agenzia Kyodo, i ministri hanno confermato di avere discusso anche “l’impegno incrollabile” di Washington per la difesa del Giappone nel Mar Cinese Orientale, e hanno ribadito la loro opposizione alle rivendicazioni marittime “illegali” della Cina nel Mar Cinese Meridionale.

“Gli Stati Uniti e il Giappone restano contrari a qualsiasi azione unilaterale che cerchi di cambiare lo status quo o di minare l’amministrazione giapponese delle isole” Senkaku, hanno detto i ministri nel comunicato congiunto rilasciato dopo i loro colloqui a Tokyo.

I ministri hanno poi ribadito il loro impegno per la denuclearizzazione della Corea del Nord e hanno esortato Pyongyang a rispettare i suoi obblighi ai sensi delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Secondo un alto funzionario del Dipartimento di Stato, l’amministrazione di Joe Biden sta attualmente conducendo, in consultazione con il Giappone e la Corea del Sud, una revisione “approfondita” della politica statunitense nei confronti della Nordcorea che dovrebbe essere completata nelle “prossime settimane”. L’amministrazione Usa starebbe cercando canali di comunicazione diretta con Pyongyang da metà febbraio, senza tuttavia nessun riscontro per ora.

Dopo l’incontro due più due, il primo del genere dall’aprile 2019, i ministri statunitensi incontreranno il primo ministro giapponese Yoshihide Suga. Quindi, Blinken e Austin si recheranno a Seoul, nella giornata di domani, per colloqui con le loro controparti sudcoreane.