Arriva TAC, startup che dice addio ai biglietti da visita cartacei

E snellisce i più importanti processi di lavoro aziendali

MAR 9, 2021 -

Roma, 9 mar. (askanews) – TAC sta per Touch and Contact ed è un’applicazione che permette di digitalizzare i procedimenti aziendali ormai obsoleti, facendo guadagnare tempo, risparmiare costi e semplificare la gestione del proprio network, troppo spesso soggetto a inutili complicazioni. Pensiamo ad esempio ai tradizionali biglietti da visita, destinati a essere superati quando le informazioni del contatto cambiano nel tempo, oppure a follow-up e condivisione di recapiti e documenti in occasione di riunioni aziendali, eventi o manifestazioni.

Entra dunque in gioco l’innovazione: attraverso una applicazione mobile per IOS e Android e un sito web, TAC permette di avere sempre tutto a portata di mano mediante un cruscotto aziendale che consente analisi, supervisione e gestione. Il profilo di ogni professionista, elegante, immediato e ben visibile nell’app, sarà composto da informazioni personali, link social e foto così da far associare sempre un volto a un nome, mentre le aziende in cerca di funzioni aggiuntive potranno contare su uno strumento che genera e gestisce le pagine dei propri dipendenti.

Non è finita qui: due utenti TAC possono rimanere in contatto con facilità e il “tac” è proprio il match tra due smartphone che permette, semplicemente avvicinando i dispositivi, lo scambio profili e documenti. Tramite TAC si potranno creare delle stanze virtuali accessibili con un rapido click o scan del QR Code e tutte le informazioni saranno salvate in cloud e sincronizzate tra smartphone, tablet e web in realtime.

Sarà possibile in questo modo dare un’accelerazione rilevante al livello di digitalizzazione della propria impresa e sarà questo un treno da non lasciarsi sfuggire, specie in previsione degli importanti investimenti del Recovery Plan. Sono i dati Istat, recentemente pubblicati con riferimento al 2020, a raccontare che l’82% delle imprese con almeno 10 addetti non adotta più di 6 tecnologie tra le 12 considerate dall’indicatore europeo di digitalizzazione (nel Mezzogiorno è l’87,1). Le applicazioni digitali più evolute sono poco utilizzate tra le PMI e circa l’8% dichiara di avvalersi di due dispositivi smart o sistemi interconnessi, di robotica e analisi di big data e solo il 4,5% utilizza stampanti 3d nei passaggi di produzione.

Non secondario, fra l’altro, l’importante contributo di TAC in termini di sostenibilità ambientale, priorità delle nuove politiche e agende europee. Attraverso le sue funzionalità smart, TAC vuole ridurre, se non eliminare completamente, l’uso di supporti stampati offline per il business e ogni profilo può verificare in qualsiasi momento, attraverso la visualizzazione di report infografici, quanta carta ha risparmiato e quanti alberi ha salvato grazie a TAC.

TAC è l’ultima creatura nata dalla visione innovativa di due giovani imprenditori romani, in passato co-founder di diverse realtà, la cui forza è stata già riconosciuta dal mercato. La società nasce nel settembre 2019 con un primo round di investimenti pari a 155.000 euro e con un secondo round preseed da 200.000 euro e una valutazione post-money di 2.000.000 di euro. A Dicembre 2020 Tac è pronta per essere lanciata e proprio in queste ultime settimane è avvenuto lo sbarco della app sugli app store.

Secondo Roberto Sfoglietta, CEO e co-founder di TAC, “Il lancio della nostra app sarà significativo soprattutto nel mondo B2B, rendendo snelli tutti quei processi che comportano perdite di tempo e di risorse indispensabili da collocare su altre attività. Crediamo fortemente che i vertici coglieranno l’occasione per rivoluzionare il modus operandi delle loro aziende”.

“TAC nasce dalla difficoltà di conservare contatti indispensabili e documenti utili. Siamo partiti sviluppando l’idea della digitalizzazione dei biglietti da visita cartacei, per poi collaborare con diversi liberi professionisti e imprese, al fine di definire l’insieme di funzionalità che digitalizzano e migliorano la produttività”, ha spiegato Riccardo Angioli, COO e co-founder di TAC.