Videoconferenza leader Ue: rafforzare sicurezza e difesa

Sviluppare base industriale; torna centrale partenariato con Usa

FEB 26, 2021 -

Bruxelles, 26 feb. (askanews) – L’Unione europea “deve assumersi una maggiore responsabilità per la sua sicurezza”. Lo riaffermano i capi di Stato e di governo dell’Ue nella dichiarazione conclusiva della loro seconda giornata di riunione in videoconferenza, oggi, dedicata agli sviluppi dell’Europa della Difesa.

Ha partecipato alla discussione anche il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Jens Stoltenberg, mentre l’Alto Rappresentante per la politica estera comune, Josep Borrell, ha presentato una relazione sulla “Bussola Strategica” (“Strategic Compass”), che riguarda agli obiettivi dell’Unione nel campo della sicurezza e difesa e che sarà adottata fra un anno, nel marzo 2022.

Nella dichiarazione finale, i Ventisette confermano l’impegno a cooperare strettamente con la Nato e a rafforzare il partenariato con le Nazioni Unite, e guardano avanti a “una cooperazione con la nuova Amministrazione Usa per una robusta e ambiziosa agenda transatlantica che includa un dialogo stretto su sicurezza e difesa”.

La scorsa settimana, ha ricordato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, presentando alla stampa i risultati del vertice, “il presidente Biden ha detto: ‘L’America è tornata’. In Europa siamo pronti, a fare la nostra parte per essere un partner forte e affidabile, non solo per gli Stati Uniti, ma per tutti i nostri partner come le Nazioni Unite e i partner regionali. Vogliamo approfondire la cooperazione in materia di sicurezza e difesa tra gli Stati membri, aumentare gli investimenti nella difesa e migliorare le capacità civili e militari e la prontezza operativa”.

Nella dichiarazione conclusiva, i leader riconoscono che “sono stati fatti i passi significativi per rafforzare le politiche e gli strumenti della Politica di sicurezza e difesa dell’Ue”, e in questo quadro ricordano che sarà presto operativo lo “European Peace Facility”, il nuovo strumento globale fuori bilancio, approvato nel dicembre scorso, che finanzierà l’azione esterna dell’Unione con implicazioni militari o di difesa, con l’obiettivo di prevenire i conflitti, preservare la pace e rafforzare la sicurezza e la stabilità internazionali.

I Ventisette si impegnano inoltre a rafforzare la base tecnologica e industriale europea in campo militare attraverso la rapida adozione, entrata in vigore e attuazione operativa del nuovo “Fondo europeo di difesa” da 8 miliardi di euro.

I capi di Stato e di governo invitano quindi la Commissione europea “a presentare entro il mese di ottobre 2021 una roadmap per intensificare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione e per ridurre la dipendenza strategica dell’Unione nelle tecnologie critiche e nelle catene del valore”.

Per la Commissione europea, “una buona cooperazione Ue-Nato rimane una priorità assoluta”, ha detto la presidente dell’Esecutivo comunitario Ursula von der Leyen durante la videoconferenza stampa al termine del vertice. “Abbiamo avuto uno scambio eccellente – ha continuato von der Leyen – con il Segretario generale Jens Stoltenberg, che ha indicato le minacce e le sfide molto diverse che stiamo affrontando”.

“Ma ci sono anche – ha ricordato la presidente della Commissione – scenari in cui la Nato non è impegnata, ed è chiamata invece a intervenire l’Unione europea, come le missioni specifiche dell’Ue o quelle delle Nazioni Unite. E l’Unione europea deve essere in grado di farlo, e deve perciò sviluppare le proprie capacità”.

E’ dunque necessario, ha sottolineato von der Leyen, “porre fine alla frammentazione che abbiamo in questo momento nelle nostre capacità militari, e sviluppare sistemi interoperabili nell’Ue. Questo è il motivo per cui abbiamo creato i primi elementi costitutivi dell’Unione europea della difesa, attraverso la Pesco, la Cooperazione strutturata permanente”.

La Pesco, operativa dal 2017, prevede di conseguire congiuntamente un ventaglio completo e coerente delle capacità di difesa, attraverso investimenti, pianificazione e gestione collettive nel quadro dell’Unione, affinché gli Stati membri possano utilizzarle nelle missioni e operazioni nazionali e multinazionali.

Il secondo elemento, ha spiegato la presidente della Commissione, è il “Fondo europeo per la difesa”, che sostiene la Pesco e che “ci aiuterà a sviluppare insieme, come europei, le nostre capacità militari. Abbiamo l’industria, abbiamo la conoscenza; ciò di cui abbiamo bisogno – ha insistito von der Leyen – è mettere questa innovazione e questi talenti al servizio delle capacità europee comuni, per ridurre la frammentazione e migliorare l’interoperabilità”.

Infine, le sinergie. “All’inizio di questa settimana – ha ricordato la presidente della Commissione – abbiamo presentato un piano d’azione su questa terza componente importante: le sinergie tra industrie, che permetteranno di utilizzare anche in applicazioni civili concrete i finanziamenti dell’Ue per la ricerca e lo sviluppo nei settori della difesa e nell’industria spaziale”.

Michel ha sottolineato poi un ultimo punto di cui hanno discusso i leader: l’aumento delle minacce informatiche. “Dobbiamo rafforzare – ha detto – la nostra resilienza e migliorare la nostra sicurezza in campo informatico. Inoltre, intensificheremo la nostra cooperazione per combattere le minacce ibride e la disinformazione”, ha concluso il presidente del Consiglio europeo.